Dopo la storia documentata, commovente e tragica delle operaie, giovani donne italiane, della Triangle di New York di “Camicette bianche. Oltre l’8 marzo” pubblicato nel 2014, è uscito da pochi giorni nelle librerie il nuovo libro “Le Mille”, curato dalla brava e valente scrittrice siciliana Ester Rizzo.
Perché le arti ed i saperi delle donne abbiano memoria anche nelle strade delle città. Ecco come nasce il libro “Le mille, i primati delle donne”, dedicato a mille donne che nella storia dell’umanità hanno dato significativi contributi alle arti, alla scienza, alla storia, alla politica ma sono ignorate persino nella toponomastica delle nostre città.
Il volume raccoglie i nomi e le biografie di mille donne cui sarebbe doveroso attribuire un riconoscimento nel più classico dei modi quando si vuole premiare un uomo, ovvero intitolando una via od una piazza cittadina.
Un libro sulle donne scritto da donne: un lavoro lungo, accurato e minuzioso durato circa quattro anni che l’autrice ha seguito con dedizione e studio avvalendosi della collaborazione di numerose coautrici, tutte membri dell’Associazione Nazionale Toponomastica Femminile. Un’opera nata, scrive la Rizzo, con l’intento di restituire attenzione alle tante donne meritevoli del passato e del presente, e una riflessione sulla necessità di un encomiabile riconoscimento da parte della cultura ufficiale.
“Le Mille: i primati delle donne” riunisce mille donne che per prime hanno realizzato un progetto, hanno ottenuto un riconoscimento, un’onorificenza, un incarico politico o lavorativo, un titolo di studio. Raccontano le donne che in tutto il mondo per prime si sono cimentate in imprese, mestieri e professioni di esclusivo dominio degli uomini; quelle che per prima hanno sfidato coraggiosamente pregiudizi e tabù.
Dalla scienza, alla politica, al giornalismo, all’arte, dallo sport alla religione, dalle donne in divisa, alle viaggiatrici, alle prime laureate e alle vincitrici del Premio Nobel: “Le Mille” mette in evidenza come in tutti i tempi, dall’antico Egitto ad oggi, gli stereotipi culturali hanno oppresso la metà del genere umano.
È un’opera che vuole ricordare alle future generazioni che i diritti acquisiti dalle donne sono costati fatica ed a volte anche il sacrificio della stessa vita.
Le Mille sono donne note, molte dimenticate, donne che hanno lottato contro pregiudizi e luoghi comuni, donne che hanno manifestato per loro stesse contro la violenza, i soprusi e le guerre e donne che hanno coltivato la passione per gli studi tra mille difficoltà. L’autrice infatti, tra le sue note importanti, ricorda ad esempio l’impegno delle donne nel 1900, riconsegnandole alla nostra memoria storica: ad inizio secolo le iscritte all’Università erano duecentocinquanta e l’alfabetizzazione che seguì negli anni successivi fu merito loro, in quanto insegnanti e madri, nonostante il regime fascista ostacolasse con tasse d’istruzione molto alte l’istruzione femminile. Il volume ci conduce nelle biografie e nelle vite di straordinarie figure femminili e nei loro primati: le prime donne letterate, pittrici, scienziate, premi Nobel e prime donne Presidenti. Un libro che ci accompagna a scoprire, scrive Valeria Fedeli, vicepresidente del Senato, ex sindacalista, nella prefazione all’opera, donne che per la prima volta hanno viaggiato, volato, fatto politica, contrastato mafie, indossato divise.
Il linguaggio utilizzato è rispettoso del genere e del corretto uso della lingua italiana, e mansioni ed incarichi sono declinati al femminile per fare risaltare la legittima presenza delle donne in tutti gli ambiti sociali e culturali, agevolando così la creazione di modelli paritari per le nuove generazioni.
Ada Negri, Marguerite Yourcenar, Ipazia, Leonilde Iotti, Maria Teresa d’Asburgo, Matilde Serao, Vittoria Giunti, Samantha Cristoforetti, Marie Curie, Grazia Deledda, Rita Levi Montalcini: le Mille sono un esercito pacifico che, attraverso i secoli e le nazioni, ha aperto la strada a milioni di altre donne che hanno deciso di intraprendere lo stesso cammino.
L’autrice: Ester Rizzo, nata a Licata nel ’63, si è sempre occupata di tematiche relative al mondo femminile: è referente per la provincia di Agrigento del “Gruppo toponomastica Femminile” e responsabile della Commissione Donne, Pari Opportunità e Politiche Sociali del distretto FIDAPA. Collabora con testate giornalistiche nazionali e regionali; tiene il corso di “Letterartura al femminile” al CUSCA, Centro Universitario socio culturale adulti di Licata (ex Uni3).
Per il suo primo libro Camicette bianche. Oltre l’8 marzo (Navarra Editore, 2014) è stata premiata all’interno della Rassegna letteraria internazionale “Ghinnawa-Poetiche velate” del premio “A sud di Tunisi”, e ha vinto il premio “Arte e cultura siciliana Ignazio Buttitta ”. Sono 20 a oggi i comuni italiani che grazie a questo libro hanno deciso di dedicare una via a una delle vittime del Triangle Fire.ù
“Le mille” è stato presentato martedì 7 marzo nella cripta di San Saturnino in via Avigliana a Roma, alla presenza delle coautrici Barbara Belotti, Livia Capasso, Germana Lo Monaco, Federica Nardiello.