Per chi non è più giovanissimo il ricordo va al Carosello. Stiamo parlando della mostra della pubblicità italiana che ha preso il via ieri, a Parma, e che, fino a dicembre, permetterà di vedere il percorso di nascita e di crescita della comunicazione commerciale nel bel paese. Presso la Fondazione Magnani-Rocca, a Mamiano di Traversetolo nei pressi di Parma, si potrà cogliere nella vetrina, denominata: “Pubblicità! La nascita della comunicazione moderna 1890-1957”, il senso profondo di come tale fenomenologia si è materializzata e sviluppata nel proseguo degli anni.
Il percorso esposito, curato da Dario Cimorelli e Stefano Roffi, accompagna il visitatore alla scoperta di ciò che è stata l’evoluzione del messaggio pubblicitario attraversando quattro sezioni ben definite dove, nella prima, si coglie la nascita del bozzetto e del manifesto, con le prime rappresentazioni basate sulla centralità dell’illustrazione. Nella seconda, invece, si intravede come muta il rapporto tra illustrazione e messaggio pubblicitario, dove tutte e due rafforzano la propria potenza comunicativa. E’ la sezione dove si mostrano i marchi più famosi con le loro azioni “persuasive”. E stiamo parlando di marchi, tra i tanti, come la Barilla, la Cinzano, la Fernet Branca, della Campari, della Motta (in questi giorni balzata alla cronaca per uno spot decisamente particolare), che nei vari decenni hanno lasciato il segno nella storia della comunicazione.
Nella terza sezione vi è la ricostruzione, nell’arco temporale descritto, di come sono nati ed evoluti i vari strumenti di pubblicità. Un amarcord che vede al centro dell’attenzione le locandine, i depliant, le targhe in latta e le illustrazioni delle confezioni. Nell’ultima sezione a disposizione del visitatore si narra, invece, dell’avvento della radio, prima, e della televisione, poi, come strumento per veicolare il prodotto da pubblicizzare. Insomma, un percorso espositivo dal sapore nostalgico di un Italia che fu, ma soprattutto un modo per conoscere le dinamiche di crescita di una fenomenologia, quella pubblicitaria, che proiettata ai nostri giorni, risulta essere di fondamentale importanza. Oggi, difatti, il messaggio è parte della nostra quotidianità, attraverso televisione, radio ed i vari device informatici che ci scrutano 24 ore su 24 per conoscere i nostri bisogni e desideri ed indirizzandoci, obtorto collo, all’acquisto di un oggetto piuttosto di un altro. La potenza della pubblicità è tale che oggi noi abbiamo la necessità di carpire i segreti e l’evoluzione di tale strumenti. E chi meglio di questa interessante mostra per coglierne l’essenza e, perché no, proteggerci?