Tre città, un filo comune: il loro passato, la loro storia. Eccole tutte e tre bellissime, sono Mutina (Modena) e Parma, colonie fondate nel 183 a.C., nonchè Regium Lepidi istituita come forum o conciliabulum nello stesso periodo, hanno il medesimo fondatore, Marco Emilio Lepido, al quale è da attribuire la realizzazione di un asse di collegamento tra i maggiori centri dell’area regionale, una linea che è stata, insieme, presidio politico e barriera ideale contro le invasioni.
Fare tesoro e sintesi della propria storia porta inevitabilmente al desiderio di volerla raccontare. Parte così questo viaggio che si srotola in una narrazione attraverso eventi, allestimenti, dibattiti, proiezioni multimediali, approfondimenti documentari.
Il progetto si chiama “2200 anni lungo la Via Emilia” ed è promosso dai Comuni di Modena, Reggio Emilia e Parma, dalle Soprintendenze Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Bologna e Parma, dal Segretariato regionale del Mibact, dalla Regione Emilia Romagna.
Un ricco calendario che vede Bologna (antica colonia latina lungo la Via Emilia) ospitare presso il Museo Civico Medievale, una mostra che porta il visitatore a viaggiare a ritroso per centinaia e centinaia di anni, in una regione in cui ancora oggi sono assai sentite le peculiarità distintive tra l’Emilia longobarda e la Romagna bizantina. Ma lo sguardo abbraccia ogni aspetto della cultura dei luoghi e passa dai castelli, borghi, pievi, monasteri allo sviluppo urbano con un focus particolarmente interessante riservato alla fase dell’età comunale.
Nell’ambito del progetto “2.200 anni lungo la Via Emilia”, le città protagoniste propongono momenti indimenticabili che partono da antiche testimonianze, talvolta inedite.
Diversi sono, ad esempio, gli eventi allestiti Parma e tra questi: il ciclo di conferenze e visite guidate “Fondazione Città di Parma 183 a.C.” sulle tracce della Parma romana, gli incontri de “Il Battistero si svela”, dedicati ad uno dei monumenti simbolo della città, le esposizioni, come “Archeologia e alimentazione nell’eredità di Parma romana”, che ripercorre le origini della cultura alimentare parmense, o “Alla scoperta della Cisa Romana” che riporta gli esiti della ricerca archeologica sulla sella del Monte Valoria.
Ad arricchire il programma vi sono, inoltre, un concorso tematico per giovani illustratori, i percorsi “Parma Sotterranea” alla scoperta della città nascosta tra l’età romana e il Novecento, la creazione di “Aemilia 187 a.C”., un nuovo spazio pubblico museale nell’area del Ponte Ghiaia, nonché la “Festa della storia” incentrato sui 2200 anni della fondazione cittadina con, a seguire, un convegno scientifico internazionale.
A Reggio Emilia i Musei Civici e la Soprintendenza, partendo dalle recenti scoperte archeologiche in città, propongono un articolato programma di esposizioni ed eventi destinati a valorizzare i primordi del fenomeno urbano in Emilia. La mostra “Lo scavo in piazza. Una casa, una strada, una città” (8 aprile 2017 – 31 agosto 2017) documenta la storia di un quartiere suburbano, alla luce degli scavi archeologici in piazza Vittoria, mentre “La buona strada. Regium Lepidi e la via Aemilia” (23 novembre 2017 – 1 aprile 2018), illustra la fortuna della strada dagli antefatti in età preromana sino al Medioevo fermandosi sulla figura del costruttore, il console Marco Emilio Lepido. Notevoli sono le ricostruzioni dei mezzi di trasporto, un’evoluzione storica che giunge all’ottimizzazione del racconto grazie alle alte prestazioni delle apparecchiature più innovative come i caschi Oculus Rift, le postazioni olografiche di Z-space, le proiezioni 3D di Dreamoc, i QR.
Modena punta, invece, sulla mostra dal titolo “Mutina Splendidissima” (25 novembre 2017 – 8 aprile 2018) che illustra attraverso nuove scoperte le origini, lo sviluppo e l’eredità lasciata alla città moderna. In calendario una miriade di eventi che vanno dalla street art 3D con artisti internazionali alla realizzazione di varchi illusori verso il sottosuolo, dalla rievocazione storica (7-10 settembre) alle narrazioni di Ert Fondazione Emilia Romagna Teatro (28 ottobre), che coniugano sapientemente abilità artigianali ed imprenditoriali (antiche e moderne) da Mutina al Museo Enzo Ferrari. Duemiladuecento anni di storia in un batter di ciglia? Non proprio. Tutto è così ben definito, raccontato e proposto che ogni epoca viene vissuta appieno. Quasi un viaggio nella macchina del tempo.