Dal 21 ottobre 2016 la Residenza estiva dei papi da oltre quattro secoli, per volontà di Papa Bergoglio, è diventata un museo aperto ai visitatori, così come il resto del Palazzo Apostolico aperto in precedenza, sempre su volontà di Francesco.
Dopo la rinuncia a vivere nell’appartamento pontificio in Vaticano, scegliendo la residenza di Santa Marta, Papa Francesco, nell’ottica della condivisione da lui sempre professata, ha deciso di rinunciare anche alla dimora estiva di Castel Gandolfo. Nell’arco del suo pontificato infatti non vi ha mai soggiornato, preferendo trascorrere i suoi periodi di riposo anche nella stagione calda, all’interno della Città del Vaticano.
A Castel Gandolfo, dunque, un’epoca che si chiude. E anche se probabilmente in futuro le cose potrebbero nuovamente cambiare, la nuova situazione non implica mutamenti nell’allestimento dell’appartamento, che era rimasto a disposizione dei Pontefici fin dal Seicento.
Ora tutti potranno entrare e visitare la camera da letto del Papa, la cappella privata, la biblioteca, lo studio, il Salone degli Svizzeri, ambiente un tempo riservato alla guardia pontificia e la Sala del Concistoro, destinata alle riunioni dei Papi con i cardinali.
Le Ville Pontificie affacciate sul lago di Albano, oltre al dismesso osservatorio astronomico, la Specola (trasferito a Tucson, in Arizona), ospitano poi anche le aziende agricole che riforniscono quotidianamente il Vaticano con i loro prodotti. L’arrivo del pubblico e delle comitive di fedeli e turisti potrà rappresentare una nuova boccata d’ossigeno per l’economia turistica del piccolo paese, che in questi ultimi anni ha comunque molto risentito dell”assenza’ del Papa. Anche un treno è stato attivato dalla stazione di San Pietro per portare a Castel Gandolfo i visitatori provenienti dalla Capitale.
Nella cittadina, comunque, come ha detto il sindaco Milvia Monachesi, si spera sempre nel ritorno del Papa. E la stessa trasformazione dell’Appartamento Pontificio in museo potrebbe un domani essere rivista da un futuro Pontefice che invece volesse, al contrario di Bergoglio, tornare in estate a soggiornare a “Castello”.