Non tutta l’economia italiana è ferma. Il valore del “brand” Italia è in crescita e il settore turistico manda segnali decisamente più incoraggianti per il prossimo futuro. L’Italia non delude mai: lo dimostrano le cifre da record delle presenze per queste vacanze estive, che evidenziano come non solo le città d’arte e i luoghi più noti del Bel Paese siano mete sempre più gettonate, ma anche i luoghi minori vengano scelti con sempre maggiore frequenza e da un numero crescente di persone.
L’indice di fiducia del viaggiatore italiano, elaborato da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l’Istituto Piepoli, rimane a giugno ai massimi annuali con un valore pari a 69 punti, stabile rispetto al mese di maggio. Il risultato indica che il turismo italiano gode di buona salute e che l’estate potrebbe essere una delle migliori di sempre.
Le destinazioni nazionali trainano il settore turistico che si conferma un settore chiave dell’economia italiana. Il Presidente di Confturismo-Confcommercio Luca Patanè afferma: “gli italiani si mostrano ottimisti sull’estate 2017 e il turismo rimane il vero traino dell’economia italiana”. Sempre più italiani preferiscono le mete nazionali: oltre quattro su cinque sceglieranno come destinazione l’Italia nel corso del prossimo trimestre.
La Puglia è in cima alle preferenze, davanti alla Toscana, la Sicilia e l’Emilia Romagna. Una tematica sempre più importante è la digitalizzazione: quasi 9 intervistati su 10 ritengono che la valorizzazione del patrimonio culturale italiano attraverso la digitalizzazione di servizi con l’utilizzo di tecnologie informatiche è importante. Per l’estate 2017, gli italiani pensano di spendere un po’ di più rispetto all’estate 2016. Il saldo tra chi pensa di aumentare il proprio budget e chi pensa di diminuirlo è positivo del 3 per cento.
La previsione è ancora più positiva se proiettata sull’intero anno in corso: il 42 per cento ritiene che l’anno in corso sarà migliore rispetto al 2016, contro solo il 10 per cento che lo prevede peggiore. Il saldo è dunque positivo di 32 punti percentuali. Tutti questi dati mostrano la dinamica positiva del settore turistico che traina un’economia che rimane con qualche punto interrogativo: il saldo tra chi pensa che i prossimi 6 mesi saranno peggiori da un punto di vista economico rispetto agli ultimi 6 mesi è infatti negativo di 7 punti percentuali. Per tale ragione, “spingere l’acceleratore sul turismo – osserva Confturismo-Confcommercio – è sempre più essenziale, poiché è un settore in grado di creare occupazione e di fare aumentare il prodotto interno lordo anche di fronte a periodi economici con qualche incertezza”.