In antichità denominato “Zaccarisium”, termine etimologico che significa letteralmente “cosa utile”, questo borgo si trova presso i parchi della Sila, in provincia di Catanzaro. Immerso nel verde dei suoi boschi a circa 600 metri di altitudine, le prime grandi comunità a stanziare nella zona – nonostante gli archeologi certifichino la presenza di villaggi risalenti all’era paleolitica – furono molto probabilmente quelle elleniche.
Dopo gli splendori della Magna Grecia e del periodo relativo alla secolare occupazione dell’Impero Romano (iniziata in età augustea intorno al 40 a. C.), i Goti entrarono nella penisola e giunsero sino alla Calabria, ma a distanza di pochi decenni furono spodestati dai bizantini che vi fondarono numerose colonie. Dopo l’anno Mille, come testimonia la torre di vedetta tutt’ora presente nel suo centro storico, Zagarise fu invasa dai Normanni guidati da Roberto il Guiscardo, che ampliarono il borgo e lo fortificarono per difenderlo dagli attacchi nemici. A cavallo tra il XI ed il XII secolo il piccolo comune fu molto attivo nelle sue attività commerciali di scambio grazie alla produzione della seta, che storicamente rappresentò la fonte principale di reddito dei suoi abitanti. Divenuto un vero e proprio feudo, nel tempo Zagarise continuò ad essere oggetto di dominazioni straniere e faide tra casate nobiliari interessate ad acquisirne l’amministrazione.
Intorno al 1220 tutto il territorio calabrese fu conquistato da Federico II di Svevia, appena incoronato imperatore da Papa Onorio III, mentre in età moderna si alternarono al potere i potentati spagnoli ed austriaci. Nel 1733 – approfittando dei vasti conflitti tra le grandi dinastie scoppiati presso il nord Europa – i Borboni occuparono Napoli e divennero i nuovi sovrani delle Due Sicilie. Il circondario di Zagarise fu suddiviso in diverse sezioni territoriali delimitate da confini geopolitici ed entrò a far parte della Calabria Ulteriore sino al periodo risorgimentale. Zona interessata da un diffuso brigantaggio per tutto il corso dell’Ottocento, questo fenomeno si manifestò soprattutto sotto forma di resistenza alle erigende istituzioni unitarie, e per le autorità costituite rappresentò un grave problema di sicurezza al quale neanche l’arrivo di Garibaldi e del suo esercito seppe porre rimedio, rendendosi talvolta connivente dell’illegalità e del malaffare.
Dopo le due guerre del XX secolo Zagarise sviluppò il settore della produzione dell’olio, che è per antonomasia il fiore all’occhiello della zona e rappresenta uno dei migliori prodotti agricoli legati all’olivicoltura italiana. Oggi la sua popolazione è costituita da circa 1670 abitanti (Fonte Istat 2015). Sotto l’aspetto turistico, oltre alla bellezza dei suoi parchi naturali e delle sue colline, caratteristica è la sua architettura gotico – romanica risalente all’alto Medioevo, di cui ne è esempio la chiesa di Santa Maria Assunta.