Otranto è considerata una delle perle del turismo estivo, un luogo magico per la presenza di un mare così cristallino da inficiare, negli ultimi anni, l’incontrastato dominio delle località della Sardegna.
Una cittadina magica che si erge nel canale omonimo in tutta la sua maestosità dando del tu al mar Adriatico grazie alle sporgenze delle torri del Castello.
D’estate è un pullulare di persone che vivono la città pugliese e affollano i mercatini attorno al centro storico e quindi al Castello Aragonese.
Ecco, Otranto è anche, ma soprattutto, il castello edificato dagli Aragonesi su un progetto degli architetti Ciro Ciri e dal genio rinascimentale Francesco Di Giorgio Martini.
Nella sua configurazione iniziale, intorno al ‘400, era un quadrilatero con quattro torri circolari di cui una sporgente verso il mare come accennavamo poc’anzi. E’ come avere un terzo occhio che vigila sul mare. Per tutto il cinquecento venne continuamente trasformato in funzione delle esigenze di protezione, derivanti dalle guerre e dalla proliferazione di nuove armi.
Come lo si vede oggi è, più o meno, la stessa fortezza di quel periodo di grandi trasformazioni. Il turista che soggiornerà nella ridente cittadina salentina si troverà al proprio cospetto quell’enorme e particolare fossato a protezione della fortezza.
Al piano terra emergono la sala rettangolare e quella triangolare; quest’ultima caratterizzata dalla copertura a volta e definita dall’intersezione di tre “unghie” di padiglione in pietra carparo che seguono la particolare forma in pianta del locale. Questa sala rappresenta uno degli esempi più importanti per l’architettura militare dell’epoca.
Ma il gioiello è rappresentato dalla Cappella, ancora parzialmente affrescata, con le sue cornici ed epigrafi che racconto il trascorso di vita del castello. Al piano interratolo scenario è rimasto del tutto inalterato, con i suoi cunicoli, gallerie e piccoli ambienti che rimandano a tempi lontani.
Sia sulle cortine esterne che all’interno dell’atrio sono presenti alcuni stemmi araldici di sovrani e nobili che hanno vissuto la fortezza, protagonisti, quindi, della storia del Castello. Particolarmente interessante lo stemma scolpito sul portone d’ingresso dell’Imperatore Carlo V. Oggi il castello è luogo adibito a mostre e conferenze di levatura internazionale. Una curiosità: la fortezza è la location del primo romanzo gotico della storia: Il castello di Otranto, di Horace Walpole scritto nel 1764.
La storia ruota intorno a Manfredo, il signore di Otranto, e ad una profezia che affligge tutta la discendenza. Mentre nella vicina cattedrale sono custodite le reliquie dei Santi Martiri trucidati dai turchi nel ‘500, rievocati in un celebre film di Carmelo Bene.
Insomma, la perla del Salento, ricca di cultura e Storia, non è solamente spiagge e mare. E’ qualcosa di più.