Si sta tenendo a Milano una delle mostre più attese dell’anno. ‘Dentro Caravaggio’, a Palazzo Reale, comprende venti capolavori del Maestro in un’esposizione unica, non solo perché presenta al pubblico opere provenienti dai maggiori musei italiani e da altrettanto importanti musei esteri ma perché, per la prima volta le tele di Caravaggio saranno affiancate dalle rispettive immagini radiografiche che consentiranno al pubblico di seguire e scoprire, il percorso dell’artista dal suo pensiero iniziale fino alla realizzazione finale dell’opera.
Promossa e prodotta da Comune di Milano-cultura, Palazzo Reale e Mondo Mostre Skira, in collaborazione con il MIBACT Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e con il sostegno del Gruppo Bracco, la mostra dedicata al Maestro della luce, continua meravigliare coloro che avranno la fortuna di visitarla dal 29 settembre fino al 28 gennaio.
A sorprendere ulteriormente è il dato relativo al numero di prenotazioni che, ancora prima dell’apertura della mostra, erano arrivate a oltre 60 mila.
Per far fronte a tale richiesta, Palazzo Reale e il Comune di Milano hanno deciso di prolungare gli orari di visita fino alle 22.30 quattro giorni a settimana.
La mostra è curata da Rossella Vodret e racconta, da una nuova prospettiva, gli anni della straordinaria produzione artistica di Caravaggio, attraverso due innovative chiavi di lettura: le indagini diagnostiche e le nuove ricerche documentarie che hanno portato a una rivisitazione della cronologia delle opere giovanili.
Si nota così che nella Flagellazione di Cristo, Caravaggio aveva dipinto un frate all’altezza della spalla del flagellatore che poi ha cancellato. E si scopre che per ‘velocizzare’ il lavoro, negli anni ha smesso di preparare le tele con un fondo bianco, preferendone uno scuro su cui poi dipingeva le parti in luce.
Le novità riguardano anche la biografia di Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio, perché solo pochi anni fa si è scoperto, attraverso il ritrovamento del suo certificato di battesimo, che la nascita è avvenuta a Milano e non a Caravaggio come precedentemente ipotizzato. Resta ora da capire cosa abbia fatto dal 1592, quando lasciò la città, al 1596, quando arrivò a Roma. Anche per questo secondo l’assessore alla Cultura, Filippo Del Corno “sarebbe importante fondare a Milano un centro di ricerca sul Caravaggio”.