Diciotto giorni dedicati alla gastronomia in luoghi cittadini tutti da scoprire. Arte, musica, letteratura, convegni, appuntamenti tematici, faranno da cornice a degustazioni, show cooking e mostre mercato. La Biennale torna ad essere presidio per saperi e sapori da tutelare ma anche osservatorio attento e curioso verso tutto ciò che nell’enogastronomia è contemporaneità, ricerca e futuro.
Con l’edizione 2016 parte un nuovo corso di questa manifestazione. Tra innovazione e tradizione la Biennale diventa una vetrina sia per il miglior made in Italy che per le eccellenze enogastronomiche del mondo. Dal Giappone del sake al produttore a chilometro zero, alla Biennale saranno proposti oltre 25 eventi tematici e altrettanti appuntamenti nel programma ‘fuori Biennale’.
A presentare l’evento, a Roma, sono stati Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale della Toscana, Claudio Bianchi, vice presidente della Camera di Commercio di Firenze, il presidente di Confesercenti Firenze e Toscana Nico Gronchi, il presidente della Biennale enogastronomica Santino Cannamela e il direttore artistico dell’evento, Leonardo Romanelli. “In una Regione in cui le leggi sulla tutela degli alimenti di qualità arrivano da tre secoli, siamo molto contenti di questa sensibilità nel promuovere l’enogastronomia. Con questa edizione ci sono tutte le condizioni per promuovere la Biennale a livello nazionale”, ha detto Eugenio Giani, sottolineando che “l’eco della Biennale si è fatto sempre più forte in questi anni, oggi siamo arrivati a 500 espositori con una qualità di assoluto significato. La Biennale sarà un momento molto importante e significativo – ha quindi aggiunto il presidente del consiglio regionale della Toscana – quest’anno in un luogo evocativo: a Firenze quello che è stata l’arte contemporanea si trasforma nell’enogastronomia, un momento importante per la promozione del nostro Paese all’estero. A Firenze si viene a vedere gli Uffizi, Palazzo Vecchio e il David, ma anche a mangiare una bella fiorentina in qualche ristorante tipico”.
Cuore dell’evento sarà l’ex centro per l’arte contemporanea di Firenze EX3, uno spazio urbano recuperato e destinato a centro espositivo dove il Comune nel 2017 allestirà il Museo della memoria. Ma la Biennale non si fermerà in un’area chiusa, invaderà anche ristoranti, piazze, locali e luoghi storici della vita sociale fiorentina, da piazza della Repubblica al Mercato Centrale, dal foyer dell’Opera alla stazione di Santa Maria Novella.