Tre delle più importanti istituzioni museali, il Metropolitan Museum, il Guggenheim di New York e il Getty Museum hanno realizzato un archivio digitale, liberamente consultabile in rete, del loro storico patrimonio librario.
Sul sito del metmuseum è possibile consultare circa 1500 titoli fra libri, bollettini d’arte e riviste inoltre sono disponibili 400mila immagini di opere d’arte. Il Gugghenheim ha digitalizzato circa 109 testi di storia dell’arte.
Importante è stato l’esempio della precedente esperienza del Getty Museum, che ha creato una Virtual Library dove si può studiare, sfogliare e consultare in rete un patrimonio di oltre 250 testi di storia dell’arte.
Nel corso degli anni la digitalizzazione del patrimonio culturale e in particolar modo di quello librario, sta divenendo un tema centrale, di grande interesse.
Un passo necessario verso una fruizione e soprattutto un’accessibilità che permetta la condivisione a livello mondiale, unita alla salvaguardia del bene.
Un progetto ambizioso che permette un risparmio importante di tempo insieme ad una vistosa riduzione di impiego di materiale cartaceo per riprodurre i beni.
Nel nostro paese, già nel 2010, ha avuto inizio una cooperazione tra Google e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC) per la digitalizzazione e messa in rete di circa un milione di libri conservati nelle Biblioteche Nazionali di Roma e Firenze.
Personale specializzato e qualificato, come moderni monaci amanuensi, ha reso a portata di click un vasto numero di scritti, facilitando e velocizzando lo studio e le ricerche.
Un importante contributo alla conservazione e alla divulgazione del patrimonio culturale italiano.
L’impegno a cui oggi si è chiamati è quello di soddisfare i bisogni dei fruitori, l’offerta culturale si costruisce sulle esigenze specifiche del pubblico.