Dopo aver scritto il bellissimo Perdersi a Roma. Guida insolita e sentimentale (2013) Roberto Carvelli ha realizzato un sito – già frequentatissimo – con lo stesso titolo, che appunto propone percorsi atipici nella città eterna. A lui abbiamo chiesto un elenco ragionato dei luoghi più appartati, lontani dalle guide turistiche, in cui Roma svela la sua anima.
1 via Giulia
E’ forse una delle strade più belle di Roma, eppure è più facile trovarla deserta che assiepata di turisti. Forse per la quasi totale assenza di negozi che dilata il suo fascino di edere e ponti. Ha un inizio e una fine precisi e li puoi vedere ( colpo d’occhio raro). Non chiede sforzi, è fresca d’estate e riparata dal vento invernale. Insomma generosa per quanto altera.
2 via Dandolo
Una scarpinata nel bello. Curve tra alberi e giardini e ville meravigliose. Un passaggio iniziatico dalla caotica e tamburellante Trastevere e per il silente e atarassico Gianicolo. Due modi di vedere e di pensare le cose che non possono non avere in mezzo una via così lontana da qualsiasi compromissione.
3 via Savoia
Una strada fuori ogni circuito Ci vai perché lo sai. Ma non lo sai perché il bello che la circonda è invisibile agli occhi. “Villa Albani” è chiusa al pubblico e viale Regina Margherita ha forse un fascino troppo parigino. Ma via Savoia ha delle case padronali e delle ville splendide.
4 i Lungotevere
Da qualunque ponte iniziate e in qualunque finite troverete sul Lungotevere la protezione dei platani, la quiete di un fiume per quanto impetuosa, un marciapiede abbastanza alto a proteggervi dalle macchine e, guano a parte, una benedizione di luce che s’infiltra tra i rami.
5 la Stazione Ostiense
Specie la mattina quando una sorta di cambio della guardia lascia a una torma di affrettati metropolitani indotti (che arrivano per lo più dalla Roma del Nord a bordo di treni stracarichi) i corridoi dove hanno dormito quelli che un tempo erano barboni e ora sono solo cittadini senza casa. E senza diritti. Insomma un vero incontro di lotte sociali.