La Strategia Oceano Blu è la teoria secondo la quale i mercati in cui operano le imprese, sono visti come due oceani paralleli di colore diverso, uno rosso ed uno blu, a seconda del modo in cui si decide di operare.
L’oceano rosso è un mercato ipotetico dove vige una continua lotta tra competitors per aggiudicarsi una maggiore fetta di domanda all’interno dello stesso settore e dove c’è completa assenza di innovazione, l’approccio strategico è tradizionale basato sulla sconfitta della concorrenza e le imprese devono accontentarsi di bassi margini di profitto, mentre un oceano blu è caratterizzato dal concetto di innovazione.
Le nuove idee sono sviluppate attraverso mosse strategiche, un insieme di azioni e decisioni manageriali che portano alla nascita di nuovi prodotti e servizi che daranno vita a nuovi mercati. Ma come si passa da un oceano rosso a un oceano blu? la svolta è costituita dal dare un valore innovativo a qualcosa che già esiste, interpretandolo in forma diversa abbandonando le logiche tradizionali e studiando nuove strategie.
Creare, cioè, “innovazione di valore”: cambiando l’approccio mentale e superando i confini tradizionali del proprio settore per esplorare nuovi territori, guardando soprattutto ai non-clienti e creando nuovi spazi mercato incontaminati, spostando il focus dal “battere” la concorrenza al neutralizzarla, offrendo ai clienti/acquirenti un aumento significativo del valore e ponendo la medesima enfasi sul valore e sull’innovazione.
Andando oltre la domanda esistente concentrandosi e cercando i punti in comune tra le diverse dimensioni di non cliente per massimizzare la dimensione dell’Oceano Blu, evitando di cadere nella trappola della competizione, mantenendo al centro il cliente e non la concorrenza.
Per poter dar vita ad un oceano blu non è sufficiente avere a disposizione dirigenti con un buon senso critico, ma i manager dovranno riflettere sul fatto che senz’altro esiste una parte di mercato libera con una struttura differente, in cui essi stessi possano decidere le regole.
Uno degli esempi di maggior successo dell’applicazione di questa teoria è rappresentato dal Cirque du Soleil che ha rivoluzionato il settore dei circhi negli Stati Uniti, arrivando a neutralizzare la concorrenza.
L’idea vincente è stata quella di eliminare gli ostacoli ed inserire nuovi elementi che hanno fatto crescere l’interesse dei clienti andando ad acquisirli da altri settori, dal teatro.
La mossa ha richiamato un diverso segmento di clientela: adulti e professionisti, pronti a pagare un prezzo più alto rispetto alle famiglie con bambini, il tradizionale target di riferimento dei circhi. In meno di vent’anni, le Cirque du Soleil ha raggiunto un fatturato tale da essere consacrato leader del settore, in questo caso la strategia si è rivelata particolarmente di successo perché una crescita così rapida si è verificata in un settore in crisi, per il quale le analisi indicavano un potenziale di crescita limitato dimostrando nel concreto come dalla competizione spietata dell’oceano rosso, si possa passare all’oceano blu calmo e senza concorrenza, dove per vincere bisogna solo innovarsi per espandere il mercato.