Dai Galerii agli Etruschi, dai Romani alle guerre comunali e alla grande epidemia di malaria del Settecento che ne sancì l’abbandono.
Le sue origini risalgono ad almeno 2500 anni fa, quando gli Etruschi – benché una parte degli storici attribuisca ancora la sua fondazione alla comunità dei latini Galerii – si insediarono e vi stanziarono sino alla occupazione dei Romani.
Situato in provincia di Roma presso l’area del fiume Arrone a pochi passi da Anguillara Sabazia, Galeria rappresentò, sin dai primi secoli d.C., un importante collegamento stradale per la costruzione della Via Claudia (poi confluita nella Via Flaminia) e della Via Aurelia, che lo collegavano rispettivamente alle attuali Emilia Romagna e Toscana.
Fu proprio durante l’epoca romana che visse i suoi anni più prosperi, mentre dopo la caduta dell’Impero fu soggetto ad una serie di attacchi e conquiste (da parte delle popolazioni barbare del nord Europa prima e dei Saraceni poi) che negli anni provocarono diverse guerre le quali coinvolsero tutti i comuni del circondario. Contestualmente, gli scontri indussero i residenti a spostarsi, ed il paese si spopolò per alcuni anni.
A distanza di poco tempo, Papa Adriano I volle espandere i confini dello Stato Pontificio intorno a Roma e fondò una Domusculta proprio nei pressi di Galeria, che si rivitalizzò anche sotto l’aspetto economico. Nel XI secolo il borgo divenne famoso per aver ospitato l’antipapa Benedetto X, fuggito sotto la protezione del Conte Gerardo di Galeria.
Riguardo al periodo tardomedievale, le fonti storiche testimoniano gli assedi degli orvietani e degli anguillaresi, nel corso dei quali si frapposero le ricche famiglie romane degli Orsini, dei Colonna e dei Caetani, interessate ad assumere l’amministrazione del comune.
Nel 1690 il potere di Galeria venne assunto dalla casata degli Odescalchi, tra i cui affiliati c’era anche Papa Innocenzo XI. Fu probabilmente dopo l’anno Mille che il paese venne fortificato a scopi difensivi.
Nel Settecento il borgo si svuotò di nuovo a causa di una grave epidemia di malaria, in realtà diffusasi presso tutto l’agro romano, ed i suoi abitanti si ridussero circa ad una decina di unità. Intorno al 1810 Galeria fu definitivamente abbandonata, ed i suoi ultimi residenti fondarono una nuova cittadina poco distante dalla vecchia, che fu chiamata Santa Maria di Galeria.
Oggi del borgo di Galeria Antica rimangono solo poche rovine avvolte dalle campagne e dalla vegetazione. Tra queste, resiste il campanile della vecchia chiesa di San Nicola, che spicca tra i vari resti per via della sua grande altezza.
Nel 1999 la Regione Lazio dichiarò il borgo “monumento naturale”, mentre oggi, anno 2015, l’area non è ancora facilmente accessibile ai visitatori perché priva di strade percorribili con le auto o con altri mezzi di locomozione. Fa parte del XIV Municipio di Roma Capitale.