Valorizzare la tradizione culinaria all’estero come uno dei segni distintivi del nostro Paese è quanto propone l’iniziativa dal titolo “Prima Settimana della cucina italiana nel mondo”, presentata ieri a Roma. Un evento a carattere internazionale che vuole dare continuità ai temi di Expo Milano 2015.
La Settimana della cucina italiana nel mondo si svolgerà dal 21 al 27 novembre in 105 Paesi, con un programma che comprende oltre 1.300 appuntamenti, tra cui concorsi, conferenze, degustazioni, cene a tema, mostre legate all’enogastronomia e seminari tecnico-scientifici. Non solo un modo per esportare l’eccellenza della cucina italiana, ma una vera e propria internazionalizzazione del gusto. A tal fine il Miur s’impegna a finanziare con un milione di euro, 50 borse di studio per giovani under 30, che potranno completare la propria formazione e portare avanti l’esperienza culinaria in diversi Stati del mondo, promuovendo la nostra cucina e sostenendo la filiera del settore gastronomico nostrano.
L’Italia è il primo Paese in Europa per numero di prodotti di alta qualità certificata: 280 generi alimentari e 523 vini; il nostro Paese è il primo produttore al mondo di vino, con 48,9 milioni di ettolitri nel 2015; la seconda nazione al mondo per numero di ristoranti stellati (334).
Lo scorso anno l’export agroalimentare italiano ha registrato il record di 36,8 miliardi di euro, il 7,4% in più rispetto al 2014.
Il piano di internazionalizzazione del Governo prevede oggi 70 milioni di euro dedicati al settore agroalimentare ed occorre ricordare che il nostro Ministero delle Politiche agricole è l’unico al mondo ad avere accordi con eBay e Alibaba per rimuovere i falsi prodotti Dop e Igp italiani dagli scaffali virtuali.