In Veneto una legge per incentivare la vita attiva e il volontariato dei pensionati. Per scrivere il nuovo testo sono state coinvolte 46 realtà organizzative, 59 esperti del mondo sociale, condiviso esperienze innovative su scala europea con il progetto “Active ageing going local” e lo sguardo rivolto alle migliori esperienze dei Paesi del Nord Europa. E’ stata così delineata una legge quadro delle politiche per l’invecchiamento attivo, al fine di innescare nuovi meccanismi di welfare generativo. Il programma trae ispirazione da una sorta di ribaltamento del modello tradizionale, poiché qui sono le stesse persone anziane a dare una mano ai loro coetanei.
Salute e benessere, partecipazione sociale, occupazione e formazione sono i punti centrali attorno ai quali verranno organizzate nuove politiche di coinvolgimento attivo che vedranno protagoniste le persone che, pur avendo concluso l’attività lavorativa, sono e si sentono ancora nel pieno possesso di forze e di intenti.
La legge sull’invecchiamento quanto più possibile sano e dinamico promuoverà un articolato piano d’iniziative, di durata triennale, con il supporto programmatico dell’Ulss, dei Comuni, cooperative sociali, centri servizi del volontariato, organizzazioni sindacali e del terzo settore, scuole e università, sostenuto nel suo insieme da contributi regionali.
“L’impegno della Regione, che stanzia per il primo anno di applicazione della legge 800.000 euro – ha detto l’assessore alle Politiche sociali Manuela Lanzarin – testimonia la volontà di investire in occasioni formative, progetti di comunità e rimborsi spese agli ‘over 65’ che si impegneranno in attività di utilità sociale, come nonni vigile, guide ambientali e culturali, accompagnatori di disabili o persone in difficoltà, animatori di turismo sociale, promotori di reti di volontariato e di vicinato, tutte iniziative all’insegna della sostenibilità e dell’inclusione sociale”.
L’invecchiamento della popolazione costituisce al tempo stesso una conquista e una sfida per la società. Il diffuso aumento dell’aspettativa di vita è una conquista legata al miglioramento delle condizioni sociali e ai progressi tecnologici, ma una vita più lunga non sempre è sinonimo di qualità migliore; l’aumento delle patologie cronico degenerative legate alla senilità determinano, infatti, una serie di problemi. Quello che normalmente viene chiamato Active ageing definisce un percorso a grandi linee per l’invecchiamento attivo; un percorso che considera l’anziano non come soggetto passivo, ma una persona avente diritto e responsabilità di un ruolo attivo e partecipativo alla vita della comunità. La Regione Veneto guarda in questa direzione.