Numerosi studi ormai collegano ambienti tranquilli e riduzione dello stress, benessere e longevità. È stato riscontrato che il livello di “tranquillità” delle persone nelle aree urbane è legato alla quantità di verde e al livello di rumore artificiale. Il verde in città fa, dunque, bene a corpo e mente e ora c’è anche uno strumento per “misurarne” il grado di relax potenziale sulle persone. A svilupparlo sono stati ricercatori dell’università britannica di Bradford, che lo propongono come “metro” di valutazione per il lavoro di architetti e progettisti ma anche per le valutazioni di ambientalisti e cittadini. Lo studio è pubblicato sulla rivista “Urban Forestry and Urban Greening”.
Lo strumento messo a punto dai ricercatori si chiama “Tranquillity Rating Prediction Tool” (Trapt) ed è un indice di previsione della valutazione della tranquillità di un luogo, un “processo scientifico” che misura “quanto sono rilassanti gli ambienti cittadini e gli spazi pubblici”. Il sistema è frutto di test in laboratorio e sul campo di durata decennale.
Diversi studi, sottolineano gli scienziati, hanno evidenziato il legame tra ambienti tranquilli e riduzione di stress e dolore: spazi verdi e silenziosi riuscirebbero a promuovere il relax, mentre rifiuti, graffiti e rumori stradali al contrario avrebbero il potere di ridurlo. Introdurre alberi e piante in un ambiente è un modo per aumentare la tranquillità percepita di un luogo ma finora architetti e ingegneri hanno solo potuto ipotizzarne l’impatto sulla popolazione.
Trapt, spiegano i ricercatori, assegna a ogni ambiente un punteggio da zero a 10 tenendo conto di diversi fattori, dai suoni alla presenza di elementi naturali come fiori, alberi o acqua. Variando i fattori inseriti – mettendo più vegetazione o introducendo superfici stradali meno rumorose, ad esempio – “chi progetta può capire meglio l’impatto delle decisioni che prende”, spiega il professore Greg Watts.