Alcune delle ricette più famose della tradizione gastronomica del nostro Paese sono legate ai periodi di festa e alle ricorrenze religiose, nel periodo pasquale sulle tavole imbandite non possono mancare: uova, pasta fresca, agnello, torte salate, cioccolato e dolci.
La Pasqua è la festa più importante della religione cristiana, celebra il passaggio dalla morte alla vita di Gesù Cristo, in questo giorno solenne le famiglie si riuniscono per il consueto pranzo pasquale.
La pastiera è uno dei dolci per eccellenza, un prodotto tipico della tradizione partenopea, cui è stato conferito il P.A.T., il riconoscimento di prodotto agroalimentare tradizionale campano.
La torta ha un guscio fragrante di pastafrolla farcito con un morbido ripieno a base di ricotta, crema pasticcera, grano bollito nel latte, zucchero e uova con l’aggiunta finale di frutta candita come il cedro o la buccia d’arancia che ne esaltano il gusto e il profumo.
In genere la pastiera si prepara il giovedì o il venerdì santo per poi essere mangiata il giorno di Pasqua, con tutti i sapori ben amalgamati.
Fra i simboli religiosi, legati alla tradizione culinaria, ritroviamo in questo dolce l’uovo e il grano entrambi rappresentano la vita e la futura rinascita.
Numerose sono le curiosità e gli aneddoti riguardo le origini della pastiera, fra i più famosi vi è quello legato alla figura di Maria Cristina di Savoia, figlia di Maria Teresa D’Austria, consorte del re Ferdinando II° di Borbone, soprannominata dai soldati “la Regina che non sorride mai”.
La sovrana cedendo alle insistenze del marito assaggiò una fetta di pastiera non riuscendo poi a trattenere il sorriso, a quel punto il Re esclamò: “Per far sorridere mia moglie ci voleva la Pastiera, ora dovrò aspettare la prossima Pasqua per vederla sorridere di nuovo”.
Oggi esistono numerose varianti alla pastiera classica, alla ricetta di base si possono aggiungere o sostituire alcuni ingredienti, come ad esempio l’uso del riso al posto del grano e per i più golosi si può unire del cioccolato bianco all’impasto interno o della cannella aromatizzando così il sapore del dolce.
Ogni famiglia ha la ricetta della propria pastiera che si tramanda di generazione in generazione, non rimane che augurare una serena Pasqua da trascorrere in compagnia delle persone più care.