Da pochi giorni ci ha lasciato Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer. Non è stato solo un grande attore italiano, ma anche un grande sportivo.
Nato nel rione di Santa Lucia a Napoli, nello stesso palazzo dello scrittore Luciano De Crescenzo con cui frequentò le scuole elementari nella sua città, si trasferì ben presto in Brasile.
Tornò in Italia verso la fine degli anni quaranta, dopo essere stato tesserato dalla S.S. Lazio Nuoto.
Stabilì rapidamente molti records nel nuoto. Divenne campione italiano nei 100 metri stile libero e nel 1950 fu il primo italiano a nuotare sotto il minuto in quella categoria (59:50 secondi).Questo lo portò ben presto a contare sette titoli italiani (oltre ad altri tre nella categoria juniores) e quattro vittorie nella staffetta. Venti volte campione nazionale (stile, rana e farfalla) ha preso parte a due Olimpiadi (Helsinki 1952 e Melbourne 1956) ed è stato azzurro di pallanuoto fino al 1960, praticando inoltre rugby e pugilato.
Alle Olimpiadi giocò contemporaneamente a pallanuoto e prese parte alle gare di nuoto. Essendo una star dello sport e un uomo molto attraente, gli venne offerta nel 1950 un parte nell’epico “Quo vadis”, anche se questo non lo distrasse dal nuoto. Nel 1955 venne convocato ai Giochi del Mediterraneo di Barcellona come pallanuotista, e in quell’occasione vinse con la nazionale la medaglia d’oro. L’anno dopo, con i Giochi di Melbourne, finì la sua carriera sportiva e iniziò una ricerca personale che lo portò in Sud America.
Tornò in Italia nel ’59 e immediatamente gli offrirono il ruolo del capo tribù Rotario nell’epico film “Annibale”.
Sul set conoscerà il suo futuro partner Terence Hill. Si sposò e, forse, non convinto delle sue doti di attore, iniziò una nuova carriere nella musica. Ma solo nel 1967, grazie al regista Giuseppe Colizzi, iniziò la sua saga nei western con “Dio perdona…io no!”. Durante le riprese gli venne chiesto di cambiare nome e di renderlo più americano.
Come nome d’arte scelse una combinazione tra la sua birra preferita “Budweiser” e un attore che amò molto, Spencer Tracy. Il 27 maggio del 2010 Bud Spencer decise di intraprendere una nuova carriera come scrittore e produsse un’autobiografia dal titolo “Altrimenti mi arrabbio”. Nel 2012, il 15 marzo uscì un secondo libro intitolato “Ottant’anni in giro per il mondo – la seconda parte della mia autobiografia”.
La trilogia venne conclusa nell’ottobre del 2014, quando Bud celebrò il suo ottantacinquesimo compleanno con la pubblicazione del suo terzo libro dal titolo “Mangio ergo sum”.
Questo nuovo lavoro racconterà gli incubi di Bud dopo una dieta forzata e le sue conversazioni immaginarie su vari dilemmi con dodici filosofi dei secoli passati.
Un uomo poliedrico, che ci ha lasciato una grande eredità e un grande esempio che sarebbe assurdo disperdere.