Viene firmato oggi al Viminale il protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Interno e il Coni sulle modalità di collaborazione per la diffusione, la pratica e l’implementazione di attività sportive a favore di minori stranieri ospiti nel Sistema di accoglienza nazionale. Protagonista dell’accordo è il valore dello sport inteso come strumento d’integrazione per tutti, in particolare per i minori stranieri presenti nei centri di accoglienza allestiti sul territorio italiano, oltre che pratica insostituibile per la formazione sotto il profilo sia fisico che comportamentale. L’iniziativa è presentata dal prefetto Rosetta Scotto Lavina, direttore centrale per le politiche dell’Immigrazione e dell’Asilo. A seguire gli interventi del capo Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, prefetto Mario Morcone e quello del sottosegretario di Stato, Domenico Manzione. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, introdurrà la firma del protocollo d’intesa. All’evento partecipano anche 20 ragazzi stranieri provenienti dai centri d’accoglienza, a rappresentare i destinatari dell’iniziativa che pone la valenza dello sport al servizio dell’integrazione.
Lo sport è un valore positivo che concorre a vivere coralmente, a rispettare le regole, ad avere attenzione per la propria salute, un valore profondamente formativo ed educativo. “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo, ha il potere di suscitare emozioni. Ha il potere di unire le persone come poche altre cose al mondo. Parla ai giovani in un linguaggio che capiscono. Lo sport può creare speranza dove prima c’era solo disperazione, è più potente di qualunque governo nel rompere le barriere razziali. Lo sport ride in faccia ad ogni tipo di discriminazione” (Nelson Mandela)