Secondo lo studio della Corte dei conti, se da una parte l’economia italiana sembra uscita dalla fase recessiva, dall’altra vede una ripresa ancora debole e può trovare difficoltà a consolidarsi. Incertezze gravano sugli andamenti di quest’anno, alimentate dal rallentamento degli scambi internazionali, nonchè dalle turbolenze dei mercati finanziari. Per il Ministro Pier Carlo Padoan ridurre il deficit è una sfida difficile, ma ineludibile e altre se ne presentano riguardo alla crescita. Nel Rapporto, la ripresa ancora debole può trovare difficoltà a consolidarsi anche per le sue caratteristiche di “asincronia” ciclica rispetto ai principali Paesi partner. E’ questo uno dei motivi per cui pesano incertezze sugli andamenti di questi mesi. “La dinamica della spesa è già sotto controllo – leggiamo nel Rapporto. Nel biennio 2014-2015 e in previsione per il triennio 2016-2018, al netto degli interessi sulle prestazioni sociali, rimane sostanzialmente stabile in termini nominali, riducendosi progressivamente in termini reali”. Lo studio della Corte dei conti si colloca in una congiuntura particolare che vede avviate importanti riforme su una varietà di temi determinanti per la crescita del Paese e sugli stessi meccanismi che regolano le relazioni sui diversi livelli di governo, la necessità di mantenere i saldi di finanza pubblica su un percorso di rientro del debito e di riduzione della pressione fiscale, richiede infatti l’assunzione di scelte non semplici sul fronte della spesa pubblica e sul sistema di intervento nell’economia a favore di famiglie e imprese.