Come nelle migliori sceneggiature, da mercoledì prossimo, e fino a domenica, sarà Saint Moritz, la regina delle località montane, ad ospitare le finali di stagioni di coppa del Mondo di Sci. E mai come questa volta l’Italia entra prepotentemente al centro delle attenzioni.
Infatti saranno due italiani, Dominik Paris e Peter Fill, a contendersi la coppa di specialità di discesa libera. Nella gara di sabato prossimo saranno in palio gli ultimi punti della stagione.
Nella gara secca i due altoatesini si giocano un’intera stagione. Dominik Paris dopo un avvio di stagione deficitario ha avuto un cambio di rotta ad inizio anno che è culminato, nell’ultimo week end a Kvitfjell in Norvegia, a conquistare un primo posto in discesa ed arrivando terzo nel super G.
Peter Fill, dopo tanti podi e diversi infortuni, a gennaio 2016 ha vinto la prestigiosa discesa libera di Kitzbühel, la gara più importante al mondo.
Nell’appuntamento delle prossime finali di St. Moritz, in Engandina, i due azzurri, Fill a 436 e Paris a quattro lunghezze di distanza dovranno vedersela, manco a dirlo, con il solito indomabile norvegese Kjetil Jansrud che ha 382 punti e con il francese Adrien Theaux a quota 370.
Nella gara secca i due altoatesini si giocheranno un’intera stagione. E per la prima volta nella storia gli italiani potranno concorrere alla conquista della statuina di cristallo, che non è riuscita neanche a mitici Christian Ghedina e Much Mair nel recente passato.
Nel derby italiano si fa fatica a decidere per chi tifare; sicuramente è un derby altoatesino, essendo Paris di Merano e Fill di Bressanone. Le due cittadine sono mobilitate per tifare e festeggiare i propri concittadini e noi italiani siamo pronti a tifare per entrare nella storia, dopo anni bui a vedere altre nazioni vincere e stravincere.
E’ un segnale importante per il movimento sportivo italiano, per il turismo tutto, visto che la stagione invernale, che si avvia alla conclusione, ha avuto un forte incremento di positivo; nei primi dati che arrivano dalle Apt turistiche si parla di un 12% rispetto alla stagione passata. Niente male in un momento di grande contrazione economica.
E con la vittoria della coppa di discesa vi sarà un forte impulso positivo per l’industria del turismo montano.