Le donne rappresentano solo il 15% di tutti i Sindaci dell’Unione europea. Di questo si è parlato ieri a Bruxelles alla presenza di molti amministratori locali. Negli ultimi anni in Italia e in Europa le politiche di genere hanno subito un’inversione di tendenza e consentire alle donne di assumere cariche pubbliche può seguitare a contrastare le dinamiche di potere strutturali dove persistono disuguaglianze. Gli Enti locali e regionali, che sono i luoghi di governo più vicini alla gente, rappresentano i livelli d’intervento idonei per combattere il persistere delle disparità, promuovendo una società realmente equa. Essi possono, nelle loro rispettive sfere di competenza e in cooperazione con l’insieme degli attori locali, intraprendere azioni concrete a favore della parità.
Alla kermesse di ieri hanno preso parte: Maimunah Mohd Sharif direttrice esecutiva di Onu-Habitat, Yordanka Asenova Fandakova sindaco di Sofia, Marie Louise Ronnmark sindaco di Umea, Marta Mazurek consigliere comunale di Poznan, Maria Stratigaki vicesindaco di Atene, Genevieve Letourneux, vicepresidente della Rennes Metropolis, Barbara Hackenschmidt membro del parlamento del Land di Brandeburgo, Ibon Uribe, sindaco di Galdakao, Djida Techtach, vicesindaco di Villiers-le-Bel, Carola Gunnarsson sindaco di Sala, Sirpa Hertell consigliere comunale di Espoo e Tamar Taliashvili membro dell’Assemblea di Tbilisi in Georgia.
Il dibattito si è concentrato in particolare sulle pratiche innovative in materia di pianificazione urbana e governance e su come le città possano assumere un ruolo guida per sostenere la parità di genere. La giornata è stata suddivisa in tre momenti con altrettante relazioni: una sulle città per la parità di genere, finanziata dalla Commissione nell’ambito del programma Urbact; una sul monitoraggio regionale per la parità di genere, realizzata dal Dipartimento della Commissione per la Politica regionale e urbana insieme al Centro comune di ricerca; l’ultima sul potenziatore della parità di genere di UN-Habitat (il programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani).