Quest’oggi ricorre il 24mo anniversario della strage di Via D’Amelio, dove perse la vita il giudice Paolo Emanuele Borsellino e cinque uomini della scorta.
Nell’ambito delle diverse celebrazioni della strage, quest’oggi, presso la Galleria Bianca dei Cantieri Culturali della Zisa, viene verrà presentato il mezzo busto della figura del giudice realizzato dallo studente Davide Fontana. L’opera dello studente dal prossimo anno scolastico, quindi da settembre, andrà a sostituire una precedente creazione che è stata deturpata e vandalizzata all’inverosimile. la scuola è la “Paolo Borsellino” a piazza Bellissima nel quartiere di Pallavicino.
La creazione di questo giovane studente sta a testimoniare che le istituzioni vi sono, ma soprattutto sono presenti le nuove generazioni che lanciano un messaggio contro tutte le mafie.
Perché è dalle scuole che deve partire un senso civico e, quindi, quegli anticorpi fondamentali per estirpare il germe della violenza e della criminalità organizzata.
E’ quest’iniziativa un qualcosa di importante perché a quasi un quarto di secolo dalla strage è ancora vivo il ricordo di un attacco così violento alle istituzioni. E mai dovrà essere dimenticato il sacrificio di un servitore dello stato.
E come diceva Borsellino, “La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.”
Alla cerimonia saranno presenti, tra gli altri, anche gli assessori alla Scuola e alla Cultura, Barbara Evola e Andrea Cusumano, il Presidente dell’Accademia di Belle Arti, Antonio La Spina, il Direttore dell’Accademia di Belle Arti, Mario Zito, Salvatore e Rita Borsellino.