Fare scienza significa innanzitutto capire e comprendere quello che ci sta intorno, capire la Terra e come sta cambiando. Il nostro pianeta, infatti, sta cambiando velocemente, per tante ragioni. Una di queste è sicuramente l’impatto dell’essere umano e delle sue continue attività: la nostra popolazione raggiungerà ben presto i 9 miliardi, probabilmente entro il 2050, e ci saranno quindi sempre più richieste di accesso ai beni come acqua, cibo ed energia. Tutto questo porta a farci alcune domande importanti: “Come possiamo gestire le risorse in maniera sostenibile? Come possiamo affrontare le sfide che ci rivolgerà il futuro?”
Per rispondere a questi interrogativi c’è un evento imperdibile: il 29 settembre 2017 torna la Notte Europea dei Ricercatori, la più importante manifestazione europea di comunicazione scientifica che coinvolge oltre 300 città europee. In Italia l’evento, coordinato da Frascati Scienza, sarà preceduto dal consueto appuntamento con la Settimana della Scienza che si svolge dal 23 al 30 settembre 2017, con un calendario ricco di eventi e aperitivi scientifici, incontri con i ricercatori, conferenze e visite nei più autorevoli centri di ricerca italiani.
Oltre 200 eventi, dunque, in tutta Europa e 6 grandi progetti che in Italia coinvolgono 52 città, da Aosta a Palermo, in un programma fittissimo di convegni, mostre, giochi, esperimenti, letture e dibattiti. Ovunque filo rosso è la passione per la scienza e la volontà di farla conoscere a un pubblico il più vasto possibile.
Una notte soltanto sarebbe troppo breve per contenere tutte le iniziative in programma, perciò si parte in anticipo e uno dei principali appuntamenti è quello organizzato a Bruxelles dalla Commissione Europea. In programma una passerella dei principali progetti che si sono aggiudicati i finanziamenti europei attraverso i programmi banditi dal Consiglio Europeo della Ricerca (Erc) e le borse Marie Curie. Ogni ricercatore ha a disposizione tre minuti per presentare il suo lavoro, in una gara la cui finale è prevista in novembre a Berlino.
Made in Science è uno dei sei progetti italiani, organizzato con il coordinamento dell’associazione FrascatiScienza in 23 città, da Bari a Cagliari fino a Roma, Pavia e Trieste. Ciascun evento propone la scienza come ‘marchio di fabbrica’, a garanzia di una ricerca capace di migliorare la vita quotidiana.
Bright è il progetto promosso in Toscana e l’obiettivo è raccontare come i ricercatori di talento hanno un impatto sulla crescita, la salute e la fiducia nella ricerca. Sono 12 le città coinvolte, tra le quali Firenze, Pisa, Arezzo, Prato e Pontedera, con eventi nei centri storici e la possibilità di visitare i laboratori.
In Piemonte il progetto per la Notte dei Ricercatori è Closer e obiettivo degli eventi organizzati nelle sette città coinvolte è presentare il ricercatore come “una persona normale che fa cose eccezionali”. The Big Picture è il tema della Notte della ricerca Bolzano , che intende spiegare come “tenere d’occhio il quadro generale pur avendo cura dei dettagli”, come ogni giorno fanno i ricercatori.
Ancona, Cascina, L’Aquila, Palermo e Perugia ospitano Sharper, per “condividere le passioni dei ricercatori, per il coinvolgimento e la responsabilità”, mentre in Emilia Romagna il progetto Society intende presentare la ricerca come “uno dei migliori e più efficaci strumenti per raggiungere soluzioni ed idee innovative utili ad affrontare le sfide”.