È stata inviata alle Camere da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy la Relazione Annuale al Parlamento per il 2023 avente ad oggetto le politiche a sostegno di startup e PMI. Il documento rivela un crescendo nel panorama delle startup e PMI innovative italiane: le startup innovative sono in crescita nel 2022 (14.264 unità), con un aumento dell’1.4% rispetto al 2021.
Nonostante una flessione di quest’ultime nei primi 9 mesi del 2023 (-3,6%), sono le PMI innovative a registrare una ascesa, nel 2022, raggiungono il record di 2.459 unità, con una crescita del 12,3% rispetto al 2021, e nei primi 9 mesi del 2023 le PMI innovative brillano con un + 8% rispetto al 2022, arrivando a 2.658 unità.
La distribuzione geografica conferma la Lombardia come regione guida con il 27,6% delle startup innovative attive nel Nord-ovest. Il Sud si distingue con il 25% del totale nazionale, la Campania con oltre 1.400 startup attive sul territorio.
Dalla Relazione emergono dati interessanti sulla diversità in aumento, con le startup giovanili che incidono per il 17,6% del totale e quelle a guida femminile che conquistano il 13% del totale. Anche l’occupazione è in crescita: nel 2022, le startup impiegano 23.800 lavoratori, con +10,8% rispetto all’anno precedente. Le imprese con 50 o più dipendenti registrano un incremento pari al 84%, anche il valore medio della produzione per le startup innovative aumenta a 254.472 euro per impresa.
L’ incremento dell’occupazione coinvolge anche le PMI innovative che, nel 2022, offrono lavoro a 51.000 addetti, con un aumento del 17,5% rispetto al 2021. La dimensione media delle PMI passa da 20 a 21 addetti, i settori trainanti: Il 39,3% delle PMI innovative opera nei servizi di informazione e comunicazione, con la produzione di software in testa rappresentando il 32% del totale. Degno di nota il dato sull’incentivo fiscale De minimis al 50% per investimenti in startup e PMI innovative che, a dicembre 2023 raggiunge 19.000 operazioni, con investimenti di 290 mln. Il Fondo Nazionale Innovazione nel 2022 raggiunge 2 mld. investendo nei settori della Transizione Digitale (30%) e Green Transition (19%).
“La Relazione rappresenta un’occasione per sottolineare l’estrema rilevanza che le piccole e medie realtà imprenditoriali rivestono all’interno del tessuto industriale italiano, dichiara il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nella sua premessa. Le startup e le PMI innovative, attraverso la loro intraprendenza e capacità tecnologica, rappresentano la linfa vitale per lo sviluppo di un’economia moderna e dinamica, non solo rappresentano l’essenza della creatività imprenditoriale, ma svolgono un ruolo catalizzatore ai fini di una crescita sostenibile e orientata al futuro. Il Governo, in linea con una visione strategica per la crescita e la competitività del Paese, ha continuato a promuovere politiche e iniziative volte a sostenere le startup e le PMI innovativem l’impegno si traduce in misure concrete, quali, incentivi fiscali, agevolazioni finanziarie e programmi di supporto per la formazione e lo sviluppo imprenditoriale. La vitalità delle startup e delle PMI innovative rappresenta uno degli elementi chiave per garantire il benessere a lungo termine dell’economia nazionale, il Governo conferma l’impegno al sostegno di un ambiente imprenditoriale in cui le idee brillanti e l’innovazione possano crescere, assicurando all’Italia una posizione di leadership all’interno del contesto globale”. Per informazioni:Relazione Annuale al Parlamento sullo stato di attuazione delle policy in favore delle startup e PMI innovative – Edizione 2023 (pdf) Startup innovative
Fonte: MIMIT