Capolavori di Cimabue, Lorenzo Lotto, Tiziano, Caravaggio e molti altri maestri dell’arte antica saranno riuniti nelle quattro mostre organizzate nelle Marche per celebrare il Giubileo della Misericordia. Da Ascoli a Osimo, da Loreto a Senigallia, l’intero territorio sarà coinvolto dal 12 marzo alla fine del 2016 in una serie di eventi espositivi, che, per dirla con Vittorio Sgarbi, curatore di due rassegne (una delle quali dedicata alla sua collezione di famiglia, presentata per la prima volta), “è unica in Italia”.
“Solo le Marche, rispetto ad altre città e regioni, hanno sentito l’urgenza di onorare il Giubileo della Misericordia con la bellezza dell’arte”, ha sottolineato Sgarbi rilevando come le cosiddette capitali del turismo culturale, a partire da Roma, non si siano mosse, se non con iniziative marginali, in un anno così importante. “Solo le Marche – ha proseguito – non hanno lasciato solo Papa Francesco per questo evento giubilare”. Del resto, le quattro bellissime esposizioni, promosse dalla Regione, dai comuni che le ospiteranno, dai privati che hanno collaborato, hanno richiesto uno sforzo finanziario di circa 750.000 euro, quindi non eccessivo, anche a fronte di una potenziale, ampia ricaduta economica e di immagine. Ad aprire queste celebrazioni giubilari marchigiane sarà la mostra ‘Francesco nell’arte. Da Cimabue a Caravaggio’, allestita dal 12 marzo al 30 giugno nella Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, con la curatela di Stefano Papetti e Giovanni Morello.
La settimana successiva, il 18 marzo, sarà la volta di ‘Lotto, Artemisia, Guercino. Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi’, a Palazzo Campana di Osimo fino al 30 ottobre. Il 3 settembre inaugurerà invece ‘Santa Maria Maddalena. Tra peccato e penitenza da Duccio a Canova’, fino all’8 gennaio negli spazi del Museo-Antico tesoro della Santa Casa di Loreto e curata da Vittorio Sgarbi. Mentre il ciclo espositivo si concluderà a Senigallia, dove nella Rocca Roveresca dal 29 ottobre al 29 gennaio si potrà visitare ‘Maria. Mater Misericordiae’, proveniente da Cracovia e realizzata in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù. In pratica, una sola rassegna, articolata in quattro splendide sezioni, diffuse su un territorio di grande ricchezza paesaggistica e culturale, ha aggiunto l’assessore regionale alla Cultura e Turismo Moreno Pieroni, sottolineando la facilità di fruizione e di collegamento tra i singoli eventi. “Siamo una regione piccola, delle dimensioni di una metropoli, con i vantaggi, quindi, delle brevi distanze tra borghi, mare e montagna, che consentono di vivere l’intera area come un’unica città”. Senza contare che ogni mostra riunisce opere capitali dell’arte antica, di sicuro richiamo.
Prima fra tutte la rassegna di Ascoli dedicata all’iconografia di San Francesco (nel 1215 soggiornò nella città predicando per circa due mesi), che ne ripercorre l’evoluzione dal Medioevo alla Controriforma attraverso Cimabue, Vittore Crivelli, Tiziano, Caravaggio, Orazio Gentileschi e molti altri. Una figura quella del Poverello di Assisi che, ha detto il curatore Stefano Papetti, “non è stata univoca” e che se da un lato ha ispirato i maestri più eccelsi con la sua lezione di fede e umiltà, dall’altro è stata usata dalla confraternita per le politiche interne. La mostra che porterà dal 18 marzo a Palazzo Campana per la prima volta in Italia la collezione Cavallini-Sgarbi, presenterà oltre cento opere, “un assaggio – ha spiegato il critico – delle 4.000 che possiedo e un omaggio a mia madre, alla sua attività e vitalità”. Si tratterà di una sorta di grande ‘galleria’ di temi affrontati dagli artisti nell’arco di tre secoli, come il sacro, le allegorie, il ritratto. Esposti capolavori di Guercino, Artemisia Gentileschi, Cagnacci, Lorenzo Lotto e la scuola pittorica delle Marche. A settembre, a Loreto, una strepitosa selezione di opere illustrerà infine vari episodi della vita di Maria Maddalena con una serie suggestiva di immagini della Santa a partire dalla tavola di Carlo Crivelli fino a Caravaggio e a Orazio Gentileschi.