Si chiama “Bimbi in auto: vision zero” la campagna di sensibilizzazione per la sicurezza in auto dei più piccoli. L’iniziativa presentata due giorni fa a Roma, è stata realizzata dal Mit insieme al Ministero della Salute, alla Polizia di Stato, alle Società scientifiche Sip, Simeup, Sipps, Acp. Una campagna che ha come obiettivo quello di dare a tutti coloro che a vario titolo si prendono cura dei bambini, informazioni certe sul corretto uso dei dispositivi di ritenuta. Seggiolini e cinture debbono infatti essere scelti in base al peso del bimbo interessato e omologati ai sensi di legge.
Attraverso semplici messaggi sulla sicurezza in auto stampati su materiali informativi da diffondere negli ambulatori pediatrici, negli ospedali, nei consultori e tramite mass media, la campagna vuole sollecitare e coinvolgere il mondo degli adulti sulla necessità di assicurare i bambini, sempre e correttamente, ad idonei sistemi di ritenuta durante i viaggi in auto, lunghi o brevi che siano. Seggiolini e cinture devono essere adattati alle dimensioni dei bimbi e omologati ai sensi di legge. La normativa degli ultimi anni ha migliorato il livello di sicurezza, ma siamo ancora lontani dall’obiettivo comunitario.
Basti pensare che lo scorso anno in Italia le vittime di incidenti autostradali fino a 14 anni sono state 25 e ben 8.396 sono stati i piccoli feriti, molti dei quali con esiti invalidanti permanenti. In gran parte dei casi la causa di questi infortuni è il mancato o cattivo uso dei seggiolini, obbligatorio per i bimbi fino al metro e cinquanta d’altezza, e delle cinture di sicurezza per i più grandi, secondo quanto previsto dall’art. 172 del Codice della strada.
“La sicurezza dei bambini in auto – ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli – è la nostra priorità. Non possiamo e non dobbiamo mettere a repentaglio la vita dei nostri figli per la fretta che contraddistingue il quotidiano di tutti noi. Collocare sempre il bimbo nel seggiolino quando si è in macchina, anche se piange o protesta, e allacciare le cinture: sembrano piccole prudenze superflue, e invece possono cambiare il destino del piccolo e della sua famiglia”.
“Come – prosegue il Ministro – e questo è un mio impegno personale che diverrà presto un obbligo di legge, dovrà essere sempre installato sui seggiolini auto un dispositivo anti abbandono. Basta una piccola modifica al Codice della strada, un piccolo intervento normativo per scongiurare tante morti assurde: per evitare che una distrazione possa trasformarsi in una tragedia”.