Un tempo si diceva che la lettura è un nutrimento per l’anima e per la mente. Oggi, forse, questo valore si è appannato in un mondo frenetico che lascia esigui spazi alla riflessione e all’ozio creativo. Il tempo è denaro, si sa, e chi si azzarda a “perderne un po’ in compagnia di un buon libro”. Paradossalmente, non aiuta neppure la Rete, gravida di messaggi sincopati che, ben lungi dall’incentivare l’approccio a testi articolati di approfondimento, rendono rachitico il pensiero nell’atrofia della comunicazione fulminea. C’è il rischio concreto dell’impoverimento della mente collettiva, cui sono esposte soprattutto le nuove generazioni, assediate dal narcisismo di massa alimentato dai social network. Recenti ricerche dimostrano che quote crescenti della popolazione non sono in grado di comprendere testi estesi. E allora bisogna reagire! Un buon antidoto è proprio il rilancio della lettura, la promozione del pensiero critico che, necessariamente, non può rinunciare a testi più densi concettualmente. Jacques Derrida insegna. Qualche valido tentativo di invertire la rotta è in corso. Uno per tutti, la sfida lanciata anche quest’anno dal Centro per il libro e la lettura (istituto autonomo del ministero per i Beni e le Attività culturali) d’intesa con l’Anci con l’iniziativa “Città che legge”. Nata con l’obiettivo di promuovere e valorizzare quelle amministrazioni comunali impegnate a svolgere con continuità sul proprio territorio politiche pubbliche di promozione della lettura. Per ottenere la qualifica di “Città che legge 2018-2019” i Comuni interessati dovevano rispondere all’avviso pubblico e inviare la propria candidatura al Centro per il libro e la lettura entro il 18 Aprile 2018. Quasi 500 amministrazioni hanno risposto e 450 Comuni hanno ottenuto la qualifica di “Città che legge” 2018-2019.
“Una Città che legge garantisce ai suoi abitanti l’accesso ai libri e alla lettura attraverso biblioteche e librerie, ospita festival, rassegne o fiere che mobilitano i lettori e incuriosiscono i non lettori, partecipa a iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteche, scuole, librerie e associazioni e aderisce a uno o più dei progetti nazionali del Centro per il libro e la lettura (Libriamoci, Maggio dei libri, In vitro), si impegna a promuovere la lettura con continuità anche attraverso la stipula di un Patto locale per la lettura che preveda una stabile collaborazione tra enti pubblici, istituzioni scolastiche e soggetti privati per realizzare pratiche condivise”.
L’iscrizione all’iniziativa, consente alle diverse amministrazioni di partecipare al bando per l’attribuzione di finanziamenti tesi a sostenere le attività sui territori. I Comuni possono presentare la propria domanda di ammissione al finanziamento entro il prossimo 30 settembre. A disposizione 870mila euro provenienti dal Fondo Nazionale per la promozione della lettura. L’esperienza di Città che legge nasce nel 2017, riscontrando “un’importante e incoraggiante partecipazione da parte delle amministrazioni comunali di tutta Italia”. Di qui, la decisione di proseguire per il biennio 2018-2019.