Gradara è il ‘Borgo dei Borghi’ 2018. Il piccolo comune della provincia di Pesaro Urbino, teatro della tragica storia d’amore di Paolo e Francesca immortalata nella Divina Commedia di Dante Alighieri, si è aggiudicato la sfida finale del premio, che vedeva in lizza 20 bellissimi borghi italiani, andata in onda su Rai3 con la proclamazione durante la trasmissione Kilimangiaro.
“Grande Gradara – Capitale del Medioevo che trionfa come borgo più bello d’Italia. Complimenti a Filippo Gasperi, all’amministrazione e a tutti coloro che curano e mantengono meraviglioso il castello. Abbiamo una terra meravigliosa. #pesaro #urbino #marche”, ha scritto in un tweet Matteo Ricci, sindaco di Pesaro.
La classifica del Borgo dei Borghi è stata realizzata grazie al voto dei telespettatori e ad una giuria di ben venti esperti. Nell’ultimo testa a testa, la giuria composta dalla chef stellata Cristina Bowermann, dallo storico dell’arte Philippe Daverio e dal geologo Mario Tozzi ha premiato Gradara nel confronto con Castroreale (Messina) a cui è andata la piazza d’onore. Il terzo gradino del podio è andato a Bobbio (Piacenza). Il riconoscimento è stato consegnato da Camilla Raznovich durante una puntata speciale di Kilimangiaro, il programma in onda su Rai Tre.
Con oltre 220 mila biglietti staccati lo scorso anno la Rocca di Gradara è il monumento-museo statale più visitato delle Marche. Ma sono oltre 500 mila i turisti, da tutte le regioni italiane e dall’estero, che ogni anno visitano il piccolo Comune medioevale di 5 mila abitanti che si è aggiudicato l’edizione 2018 de ‘Il borgo dei borghi’ italiani.
Il castello, che sorge su una collina a 142 metri sul livello del mare, e il suo borgo fortificato, rappresentano una delle strutture medioevali meglio conservate d’Italia e le due cinte murarie che proteggono la fortezza sono tra le più imponenti: quella più esterna si estende per quasi 800 metri. Il torrione, che svetta a 30 metri d’altezza, venne costruito attorno al 1150 dalla potente famiglia dei De Griffo. Furono però i Malatesta a realizzare la Fortezza e le cinte di mura tra il XIII e il XIV secolo. Il dominio dei Malatesta finì nel 1463, quando Federico da Montefeltro espugnò la Rocca al comando delle milizie papali. Dopo il vicariato affidato agli Sforza di Pesaro, Gradara passò di mano diverse volte a importanti casate: i Borgia, i Della Rovere, i Medici, confermandosi teatro di scontri di potere tra le attuali Marche e Romagna. Nel 1920 fu eseguita un’importante opera di restauro che riportò la Fortezza all’antica bellezza.
Furono i versi dedicati da Dante nel V canto dell’Inferno nella Divina Commedia (‘Amor, ch’ha nullo amato amar perdona…) a rendere unica la location: la storia di due amanti uccisi, Francesca Da Polenta, figlia di Guido Minore, signore di Ravenna, e Paolo, fratello del marito di lei Giangiotto, entrambi figli del signore di Gradara Malatesta da Verucchio. Ma il fascino del borgo non basta per il turismo, spiega il
sindaco di Gradara Filippo Gasperi: “E’ un borgo vivo con attività ed eventi tutto l’anno, grazie, oltre al personale che lavora per renderla attraente, alle 23 associazioni di volontariato. Dai gruppi storici, più coinvolti nelle iniziative turistiche, a quelli che assistono gli anziani, dal canile all’Avis”. Il successo come ‘Borgo dei Borghi’ 2018, “è una bella sorpresa, fantastico, un riconoscimento eccezionale che va diviso con loro”. A Pasqua e Pasquetta Gradara ha fatto di nuovo il pieno di turisti: file lunghissime, posti auto introvabili. “Ora bisognerà allargare i parcheggi…”, conclude soddisfatto il primo cittadino.
La classifica finale ha portato alla vittoria numerosi borghi, uno per ogni regione. Al secondo posto si è piazzato Castroreale, in Sicilia, mentre la medaglia di bronzo è toccata a Bobbio, paesino in provincia di Piacenza. Al quarto posto troviamo Furore, in provincia di Salerno, seguito da Monte Isola, in Lombardia, sull’isola del Lago di Iseo. Nella lista compaiono anche Bagnoli del Trigno, borgo in provincia di Isernia nel cuore del Molise.
In settima posizione spicca Stintino, in provincia di Sassari, fra spiagge spettacolari e mare cristallino. L’ottavo posto è stato conquistato da San Giorgio di Valpolicella, in provincia di Verona, mentre il nono è andato a Pescocostanzo in Abruzzo. Decima posizione per Sesto al Reghena, in provincia di Pordenone, nel Friuli Venezia Giulia. Chiudono la classifica dei borghi più belli d’Italia Altomonte, in Calabria, Noli, in Liguria, Chiusdino, in Toscana, Tursi, in Basilicata, Bevagna, in Umbria, Arnad, in Valle d’Aosta. Infine troviamo Barolo, in Piemonte, Rodi Garganico, in Puglia, Vigo di Fassa, in Trentino Alto Adige e Sermoneta, nel Lazio.