Nel pieno della stagione turistica, i sindaci dei nove Comuni dell’isola toscana, hanno allontanato, imbarcandole su un traghetto diretto a Piombino, la comunità rom che si era accampata senza rispettare leggi e regolamenti comunali. Una trentina di nomadi aveva infatti parcheggiato tre caravan fuori dal centro abitato ed era dedita a chiedere la carità a turisti e residenti sulle spiagge del paese.
Il primo a intervenire è stato Mario Ferrari, sindaco di Portoferraio, il Comune più grande che ha emanato un’ordinanza per tutelare gli aspetti igienico-sanitari e far rispettare il decoro.
Il suo esempio è stato presto seguito dagli altri sindaci elbani, col risultato che trentatré rom sono stati allontanati dopo ripetuti reclami di residenti e ospiti perché, oltre a importunare, lasciavano una scia di rifiuti e sporcizia lungo il loro cammino.
In tutti i casi i primi cittadini hanno predisposto un documento – incentrato sulla tutela dell’ igiene e della difesa del pubblico e privato decoro – che vieta «insediamenti non autorizzati che comportino la sosta o e ogni forma di campeggio o accampamento con caravan, roulotte, tende, mezzi meccanici e simili (attrezzati e trasformati in abitazione)». Secondo il sindaco Ferrari, questi insediamenti avrebbero come «probabili conseguenze forme di molestia all’ ordine e alla sicurezza pubblica, nonché causa di degrado per l’ ambiente».
La scelta di espellere i rom dall’isola è stata motivata anche da un altro aspetto, allontanarli semplicemente dal campo di Portoferraio avrebbe significato far muovere i caravan da un punto all’ altro dell’ isola, portando così alla nascita di una serie di altri campi non autorizzati e spostando il problema da una spiaggia all’altra. Da qui la scelta di risolvere il caso facendo mettere in pratica l’ordinanza nella sua forma più radicale: inviare le famiglie rom sulla terraferma, con un traghetto messo a disposizione gratuitamente dalla compagnia Moby.
Secondo il sindaco di Portoferraio, «l’amministrazione sta predisponendo altre ordinanze specifiche su alcuni aspetti relativi alla sicurezza e all’igiene pubblica, così da garantire la tranquillità ai cittadini e agli ospiti». Molti residenti elbani hanno approvato la presa di posizione da parte dei sindaci, ma non tutti.
«Per i reati contestati – spiega il consigliere comunale Pd Pino Coluccia – non è previsto un trasferimento invitato o guidato: quando sono altri cittadini a compierli non si mandano via, ma si sanzionano». Dal canto loro, i carabinieri invitano residenti e turisti a collaborare per evitare di subire furti o borseggi: «Tenete d’ occhio le abitazioni, aumentate la sicurezza in casa, illuminate gli ingressi delle case e le zone buie, non mettete tutti a conoscenza dei vostri spostamenti e non lasciare le auto incustodite».