L’Unione europea avrebbe rinviato il divieto per alcuni elettrodomestici inefficienti – dai tostapane ai bollitori, dagli smartphone agli asciugacapelli – a dopo il referendum del 23 giugno sull’uscita del Regno Unito dall’Unione per scongiurare un “toastergate”, uno “scandalo del tostapane” che potrebbe essere cavalcato da una parte della stampa per sostenere la Brexit. Lo riporta il Guardian secondo cui le misure, attese già l’anno scorso ma al momento bloccate, avrebbero consentito di evitare emissioni per 10 milioni di tonnellate di CO2 all’anno entro il 2030, aiutando gli Stati membri a raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica e i cittadini a risparmiare sulle bollette. Le misure avrebbero dovuto integrare la direttiva Ecodesign, che si occupa degli standard energetici di elettrodomestici e apparecchiature elettriche (dai televisori alle lampadine).
Fonti interne alle istituzioni Ue e all’industria, riporta il quotidiano, avrebbero spiegato che le misure sono ferme per il timore di attacchi e strumentalizzazioni da parte dei tabloid britannici. “Credo che abbia a che fare con un più ampio contesto politico e con il referendum in Gran Bretagna”, ha detto Sylvie Feindt, direttrice di Digital Europe che rappresenta compagnie come Apple, Google e Microsoft a Bruxelles.