Le popolazioni del Mediterraneo sono segnate da un male oscuro, uno dei più gravi fra i tanti travagli che storicamente hanno dovuto affrontare: la thalassemia, detta anche “anemia mediterranea”, appunto. Una sindrome ereditaria del sangue che comporta una diminuzione della quantità di emoglobina utile al trasporto dell’ossigeno nel sangue al di sotto dei livelli di normalità. Nome che deriva dal greco, poiché la variante conosciuta per prima fu proprio quella mediterranea conosciuta dagli Achei che colonizzarono le parte sud della penisola e la Sicilia. Non a caso, è molto diffusa nei territori che si affacciano su quello che i Romani chiamavano “Mare Nostrum”, come il Nord Africa, la Spagna meridionale, la Puglia, il delta del Po, la Sicilia e la Sardegna (in particolare nella zona meridionale), dove si registra un tasso di talassemia pari al 12%. In queste ultime due regioni i portatori sani sono oltre 700.000 su una popolazione totale di poco meno di 7 milioni di abitanti, mentre sono circa 7.000 i pazienti in Italia e in altri 600 la talassemia coesiste con l’anemia falciforme (censimento del 2000).
La gravità e la persistenza del fenomeno nel tempo sono testimoniate anche da dati storicamente dimostrati. Nel 2013, 280 milioni di persone erano sofferenti di talassemia e circa 439.000 di esse presentavano una condizione grave, con maggiore frequenza tra persone di origine italiana, greca, mediorientale, sud-asiatica e africana. Maschi e femmine scontano tassi simili d’incidenza della malattia. Nel 2015, ad esempio, la talassemia ha causato 16.800 decessi, un dato in calo rispetto ai 36.000 decessi registrati nel 1990. Un andamento che la dice lunga sull’impatto preoccupante della malattia. C’è da considerare, tuttavia, che coloro che soffrono di forme minori di talassemia, simili alle caratteristiche dell’anemia falciforme, hanno una certa protezione contro la malaria, e ciò spiega perché sono più frequenti nelle regioni del mondo in cui la malaria è diffusa.
Per tutte queste ragioni, il fenomeno non va anche oggi, né sottovalutato, né trascurato. Di qui l’iniziativa meritevole che si terrà a Roma il 19 giugno prossimo nella quale verrà presentato da Neria De Giovanni, scrittrice, presidente dell’AICL Associazione Internazionale dei Critici Letterari, il libro “I Silenzi di pietra” di Antonio Maria Masia (3° edizione, Nemapress, marzo 2021). Un testo prezioso e intimo che tocca alcuni aspetti connessi alla malattia. Saranno presenti anche i Professori Sergio Storti – Presidente del Centro anti thalassemico, Antonio Amato – Direttore scientifico, e Bianca Maria Ricerca, autrice della “Storia e attualità delle thalassemie e delle emoglobinopatie”.
Ad animare la serata interverrano l’attrice Stefania Masala e gli attori Francesco Madonna, Alessandro Pala Griesche e Cesare Bocci, interprete del promo a sostegno del progetto, curato dall’Associazione Sos Thalassemia.
Con i Professori Sergio Storti Presidente del Centro, Antonio Amato Direttore scientifico e Bianca Maria Ricerca: storia e attualità delle thalassemie e delle emoglobinopatie, anche con riferimento ai dati del Lazio e della Sardegna.
Con l’attrice Stefania Masala e gli attori Francesco Madonna e Alessandro Pala Griesche per presentare il libro “I Silenzi di pietra” di Antonio Maria Masia (3° edizione, Nemapress, marzo 2021). Il libro, che tratta il tema dell’Anemia Mediterranea o Morbo di Cooley, verrà omaggiato agli ospiti presenti dall’Associazione Sos Thalassemia alla quale è stato interamente destinato dall’autore.
Con l’attore Cesare Bocci, interprete del promo a sostegno del progetto, per un saluto introduttivo.
Alcune note:
- I posti rigorosamente e unicamente a sedere saranno pari a quelli disponibili, autorizzati dall’UnAR e quindi limitati.
- Pertanto, chi desidera partecipare è pregato di informare il Gremio entro e non oltre il 5 giugno 2021o rispondendo per email a questo comunicato, oppure telefonando al n. 06 36000208 (ufficio), oppure 3356960036 (Masia), oppure 3921352478 (Meloni).
- Gli ospiti che avranno avuto la conferma, muniti di mascherina da tenere durante l’incontro, riceveranno in omaggio un sacchetto contenente materiale scientifico-medico e il libro“I Silenzi Pietra”