Il mare e le sue risorse offrono un potenziale enorme di crescita economica per il nostro Paese bagnato per l’80% dei suoi confini dalle acque del Mediterraneo. L’economia del mare, dunque, è una priorità irrinunciabile per cogliere le opportunità di crescita e rilancio che essa è in grado di offrire. E’ fondamentale, pertanto, l’adozione di un approccio sostenibile e coerente con i principi dell’economia circolare, soprattutto alla luce dell’attuale crisi causata dalla pandemia.
Il webinar promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalla Luiss Business School a fine ottobre, ha permesso di illustrare i contenuti del report redatto dal gruppo di lavoro nell’ambito del progetto Italia 2030 ,“Leadership green: economia del mare”, focalizzando i percorsi possibili e auspicabili di sviluppo su questa materia. Lo studio ha infatti delineato un quadro aggiornato della Blue Economy in Italia, non soltanto evidenziandone gli aspetti chiave e descrivendo i principali punti di forza e debolezza, ma soprattutto identificando le traiettorie di sviluppo in grado di conciliare gli obiettivi di crescita economica con quelli ambientali e sociali. Per garantire una crescita triple-win, occorre superare la visione che considera i diversi settori economici come entità indipendenti e separate e inquadrare il tema nell’ottica di filiere integrate. Una sfida raccolta dal report che ha analizzato anche le criticità di carattere economico, ambientale e sociale dello sviluppo sostenibile dell’economia del mare, che interessano trasversalmente i diversi settori.
Tra le criticità si citano l’assenza di una governance unitaria del mare, la mancanza d’indicatori economici e di monitoraggio, la limitata disponibilità di fondi per finanziare le imprese nei settori più emergenti, l’assenza di un sistema di misurazione della salute dei mari e dei suoi ecosistemi. Per superare tali criticità e promuovere la crescita blu, le opportunità non mancano e nel report si identificano due traiettorie da seguire, quella dell’economia circolare e quella delle innovazioni scientifiche e tecnologiche nelle quali il nostro Paese vanta già posizioni rilevanti a livello internazionale. In accordo con la prima traiettoria, si propone lo sviluppo di nuovi modelli di business circolare , sostenendo l’adozione delle strategie di eco-design, riciclo e simbiosi industriale, prevalentemente nei settori della pesca, dell’acquacoltura, dei porti e delle piattaforme offshore multiuso. Relativamente alla seconda traiettoria, si passano in rassegna le principali innovazioni tecnologiche, dalle tecnologie digitali a quelle satellitari, dai robot intelligenti ai sistemi autonomi, descrivendo le più recenti e promettenti applicazioni, soprattutto nell’ambito delle attività portuali, della pianificazione dello spazio marittimo e della realizzazione di sistemi osservativi degli ecosistemi marini. Sulla base di queste rilevazioni e considerazione il webinar ha anticipato alcune azioni da perseguire per sfruttare le opportunità e superare le criticità.
Fonte: Luiss Business School – MISE