Quest’anno la Capitale europea della cultura è Rijeka-Fiume, titolo condiviso con l’irlandese Galway. “Il porto della diversità”, un programma ricco di oltre mille eventi tra mostre, rassegne, spettacoli, convegni e concerti, che si sviluppa attorno a tre tematiche principali – l’acqua, il lavoro e la migrazione – caratterizzerà il 2020, animando strade, piazze, teatri e musei della città che si affaccia sul mar Adriatico tra l’Istria e il Quarnaro. I festeggiamenti per il prestigioso riconoscimento europeo saranno estesi anche ad altri 29 centri della regione del Primorje-Gorski Kotar, sebbene la città croata resti il fulcro degli eventi. In occasione del grande appuntamento culturale tutta Rijeka si è trasformata: sono stati riqualificati edifici dismessi come l’ex Exportdrvo, grande fabbricato convertito in un polo artistico che ospita molti degli eventi in programma, e interi quartieri come l’area dell’ex fabbrica Rikard Benčić, sulla strada Krešimirova, oggi riconvertita in una cittadella della cultura con il Museo civico, una biblioteca, la Casa dei bambini e il Museo d’arte moderna e contemporanea. Anche il lungomare si è trasformato in un luogo ricco d’arte con 15 installazioni di artisti provenienti da tutto il mondo.
Fondato e motivato, dunque, il riconoscimento tributato a Rijeka-Fiume che vanta un passato ricco di storia. Occupata da reparti ribelli dell’esercito italiano capeggiati dal poeta D’Annunzio, è stata italiana dal 1924 al 1945 e poi passata alla Jugoslavia. In un secolo ha subito molte dominazioni e ha visto crollare imperi, monarchie e dittature. Tutto a causa della sua posizione strategica. Quest’anno ricorre il 75esimo anniversario della sua liberazione che verrà ricordata con una serie di eventi in programma dal 27 aprile al 4 maggio. Si parte con l’inaugurazione della mostra “Refreshing Memory” e si prosegue dal 15 maggio con l’esposizione “Anni Novanta. Cicatrici”, dedicata alla recente e tragica storia dell’Europa orientale. Dal 12 settembre al 31 gennaio 2021 la città ospiterà la mostra “Le martiri di D’Annunzio”, sulle donne di Fiume vittime del nazionalismo estremo di quegli anni. Dal passato al futuro: il ricco calendario di manifestazioni si concluderà con la stesura di un manifesto per una nuova città con idee e progetti per il domani. Intanto, l’intera cittadinanza è stata coinvolta in iniziative ecologiche e sostenibili, in particolare nella costruzione di casette per gli uccelli sugli alberi e in orti urbani, accessibili a tutti, con piante da frutto, verdure ed erbe aromatiche.