Eravamo fermi al vecchio ‘cicerone’, l’improvvisata guida locale che con la parlantina sincopata accompagnava i visitatori tra le meraviglie archeologiche di Roma. Ma il mondo cambia velocemente o, per usare un termine alla moda, si ‘contamina’ e i mestieri, per continuare a esistere devono darwinianamente evolversi. Nasce così una nuova figura che racconta insieme ambiente e cibo, beni culturali e ambientali: è l’Interprete del Patrimonio Ambientale e Culturale. La proposta di questa nuova figura professionale legata al territorio arriva da Ischia dove le Guide Ambientali Escursionistiche danno appuntamento per una visita del Castello Aragonese e una cena interpretativa.
“Abbiamo uno straordinario patrimonio culturale, noto in tutto il mondo e uno dei più grandi patrimoni di biodiversità e paesaggi d’Europa. La nostra economia dovrebbe essere basata su questo capitale naturale e culturale. Lanciamo da Ischia una figura professionale che lavori per coinvolgere ed appassionare le genti, i turisti, i residenti, alla conoscenza e valorizzazione del patrimonio italiano. Negli Stati Uniti tale figura già esiste”, racconta Nino Martino, già direttore del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, Consigliere Nazionale dell’Associazione Italiana dei Direttori delle Aree Naturali Protette (Aidap) ed esponente Aigae.
La scorsa settimana l’isola verde ha ospitato l’Ischia Sea Heritage, convention nazionale organizzata da Culturanatura, Aigae ed Aidap con il patrocinio dall’area marina protetta Regno di Nettuno; sono stati presenti gli addetti ai beni culturali e ai beni ambientali d’Italia. Le Guide Ambientali Escursionistiche hanno invaso il Castello Aragonese di Ischia per un’escursione’ in uno dei più bei castelli d’Italia. Poi la cena interpretativa: una composizione particolare di prodotti elaborata da chef di alto livello ha dato vita alla narrazione del territorio ad opera delle guide.
“Lanceremo da Ischia la figura dell’Interprete del Territorio, in grado di raccontare insieme ambiente e cibo, beni culturali ed ambientali. Tale figura è presente negli Stati Uniti – continua Martino – da più di un secolo. L’Heritage Interpretation, ovvero l’interpretazione del patrimonio ambientale e culturale, è una tecnica educativa e comunicativa nata con i parchi stessi, negli Usa, patria delle moderne forme di conservazione del territorio”.
“L’Heritage Interpretation può essere, infatti, un valido strumento a disposizione degli amministratori e dei tecnici per conseguire questo nuovo traguardo – spiega – mettere al centro delle attività di parchi e riserve, musei e aree marine protette, aree archeologiche e mostre divulgative, sia la tutela del bene ambientale e culturale sia la corretta fruizione da parte del cittadino. Gli americani dicono che occorre ispirare, educare e proteggere”.
“L’Heritage Interpretation, individua una serie di tecniche, metodi, esperienze per coinvolgere emotivamente il fruitore, il cittadino, l’opinion maker, nella mission istitutiva e gestionale dell’area naturale protetta, del museo, del centro visite, dell’area archeologica. Queste attività sono state ampiamente sperimentate ed affinate negli Usa, dove con perseveranza ed efficacia opera il National Park Service (Nps) che nel 2016 ha festeggiato il suo primo centenario di attività – aggiunge – Oggi nelle aree naturali protette e siti culturali gestiti dall’Nps operano migliaia di interpreti ambientali e culturali, frutto di un percorso formativo accademico costruito dall’Università in collaborazione con il governo Usa e le associazioni professionali di categoria degli interpreti”.
“Il turismo non è solo ombrelloni e fast food. Il nostro Paese potrebbe essere il Museo e il Parco d’Europa. Noi proviamo a dare il nostro contributo per migliorare l’interpretazione di questa gran bella storia”, conclude.