L’obiettivo della mappa è quello di fornire indicatori di qualità che permettano una precisa visione d’insieme sui rischi di esposizione a terremoti, eruzioni vulcaniche, frane e alluvioni attraverso l’integrazione di dati provenienti da diverse fonti istituzionali, quali: Ispra; Ingv; Istat; Mibact.
Il territorio italiano è caratterizzato da un forte rischio naturale. Le aree ad elevato rischio sismico sono circa il 44% della superficie nazionale (131.000 chilometri quadrati) e interessano il 36% dei comuni (2.893). Le aree ad alta criticità idrogeologica (pericolo frana e/o alluvione) rappresentano circa il 10% della superficie italiana (29.500 chilometri quadrati) e riguardano l’89% dei comuni (6.631). La tutela della popolazione residente in queste aree, il risanamento idrogeologico del territorio e la messa in sicurezza del patrimonio sono questioni prioritarie per il Paese. Da qui la realizzazione di uno schema riassuntivo completo e di alta precisione sui rischi naturali di ciascun territorio.
Il progetto è stato illustrato dal coordinatore di Casa Italia, Giovanni Azzone, durante il 62esimo Congresso degli ingegneri, che si è tenuto la scorsa settimana ad Assisi.
“Si tratta di un sistema geo-referenziato – ha spiegato Azzone –. Sul sito si può, ad esempio, selezionare un comune e capirne il livello di pericolosità avendo a disposizione una scheda che riassume tutte le informazioni”.
Il sito comprende due diverse sezioni: “Indicatori e Cartografia”. La prima consente di visualizzare oltre 140 variabili a livello comunale riguardanti le caratteristiche territoriali, il rischio sismico e quello idrogeologico, lo stato degli edifici ad uso residenziale e delle abitazioni, il numero dei beni culturali presenti su quel determinato territorio comunale, indicatori demografici di contesto, vulnerabilità sociale e materiale. La sezione “Cartografia” permette invece di produrre mappe interattive a livello comunale su oltre 20 temi informativi. Un’enorme quantità di dati sulla selezione dei rischi naturali che caratterizzano il nostro Paese.
Azzone ha inoltre annunciato che sono pronti i progetti dei primi tre cantieri pilota di Casa Italia, in cui verranno effettuati interventi di risanamento antisismico “leggero”, senza tuttavia allontanare i residenti dall’abitato. Le tre città antesignane sono: Reggio Calabria, Foligno e Feltre.