Arriva la banda ultralarga, anche nelle frazioni meno abitate dove con la sola logica di mercato non sarebbe mai giunta. Arriva grazie all’aiuto di Regione e Ministero per lo sviluppo economico e così, da qui al 2020, ovunque in Toscana si potrà navigare in Internet a più di 30 megabit al secondo, fino a 100 mbs al secondo. Una piano in quattro fasi, di cui beneficeranno alla fine 784 mila toscani e 364 mila tra case, uffici, aziende ed abitazioni, pari a circa il 70 per cento di tutti gli immobili presenti.
Proseguono, dunque, le operazioni di copertura in fibra ottica delle aree bianche in Italia: sono stati avviati i lavori per la messa in funzione della fibra ottica ultra veloce a Palazzuolo sul Senio. Circa 890 le unità immobiliari del Comune che saranno raggiunte da questa tecnologia entro la fine dell’anno.
Il piano prevede un investimento diretto di oltre 260mila euro per la copertura capillare del comune toscano entro il mese di ottobre 2018. Le risorse non graveranno sul bilancio comunale ma sono il frutto di un investimento congiunto di Open Fiber e Infratel, società in house del ministero dello Sviluppo Economico.
I lavori vedranno uno sviluppo progettuale di circa 10 km di cui 4 saranno realizzati utilizzando cavidotti e infrastrutture di rete aeree e sotterranee già esistenti per limitare il più possibile l’impatto sul territorio e gli eventuali disagi per la comunità. Gli scavi saranno effettuati privilegiando modalità innovative sostenibili e a basso impatto ambientale. Nel progetto è inoltre previsto il cablaggio della sede comunale, della locale stazione dei Carabinieri, della scuola primaria e della zona industriale, al fine di migliorare le relazioni con i cittadini e di aumentare la produttività e la competitività delle imprese presenti sul territorio.
Per il sindaco Cristian Menghetti «Per accelerare i lavori ed essere fra i primi 10 comuni della regione Toscana a ricevere il servizio, abbiamo messo a disposizione uno spazio pubblico per il posizionamento della centrale, oltre a tutti i sottoservizi ed i cavidotti comunali per limitare gli scavi. Grazie a questo investimento esterno, anche le aziende e i residenti di un piccolo comune montano come il nostro, a breve potranno usufruire di servizi che fino a ieri erano disponibili solamente in alcune grandi città, eliminando definitivamente il divario digitale».