Il Presidente dell’Istat, Giorgio Alleva, è intervenuto stamani alla Lectio Magistralis, organizzata da Federsanità Anci e dal Centro Documentazione dei Comuni Italiani, dal titolo “La salute degli italiani. Aspetti sociali e demografici”.
Alleva, nel suo intervento, ha evidenziato come i “Comuni hanno la responsabilità di prendere decisioni supportati dai dati statistici e per questo l’Istat sente la responsabilità di dare delle informazioni che siano più vicine ai loro bisogni. E ai bisogni dei cittadini. Noi interagiamo da diverso tempo con l’Associazione dei Comuni, come del resto con tutti gli altri attori presenti sul territorio, nel tentativo di garantire una equità nell’accesso ai servizi nell’area di riferimento. Il ruolo dei Comuni è fondamentale nella raccolta delle informazioni utili alle nostre analisi. E’ centrale nelle nostre indagini, come Istat, capire i bisogni dei cittadini e mettere a sistema le diverse fonti. Questo principio è di fondamentale importanza”.
“Certamente la crisi non ha favorito gli investimenti pubblici, che sono stati sempre minori per le varie amministrazioni locali. Questo ha determinato delle scelte da parte degli Enti Locali decisamente più efficienti ma, in generale, la crisi ha generato delle mancanze in termini di risorse umane necessarie a garantire i servizi ai cittadini”.
“Io credo – continua il Presidente – che vi sia stato un miglioramento nell’accesso dei servizi, siano essi pubblici che privati, ampliando la gamma delle offerte esistenti, ma certamente molto è da fare, con la presenza di differenze territoriali molto forti, non solo tra nord e sud, ma anche tra città e aree interne che ci portano a dire che molto ancora debba essere fatto”.
“L’attenzione dell’Istat è volta alle disuguaglianze presenti nella società e si focalizza nell’analisi dell’invecchiamento della popolazione. Le trasformazioni demografiche sono, di anno in anno, in continua evoluzione, nel 2016, per esempio, riscontriamo sempre meno nascite, una costante così negativa non avveniva da diverso tempo. Esattamente dal 500, come ricordato ultimamente dal Professore Livi Bacci”.
“Vi è in atto una rivoluzione grigia – sempre secondo Alleva – che vede un continuo invecchiamento della società che deve essere monitorata continuamente. A proposito di vecchiaia e in particolare di longevità registriamo, in ambito europeo, il record della Spagna, mentre la Lituania è il fanalino di coda. In Italia esistono marcate differenze tra il Trentino, più longevo, e la Calabria, la meno longeva. In generale esiste una marcata differenza tra chi vive in Città e chi vive nei piccoli centri”.
Un altro fenomeno messo in risalto dal Presidente Giorgio Alleva, riguarda la depressione, fortemente presente nella nostra società ma in misura minore rispetto agli altri Paesi europei, dove il Lussemburgo detiene il record di malati affetti da depressione.
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