Rappresentano il 15% della popolazione mondiale, circa un miliardo, e devono affrontare nel corso della loro vita discriminazioni e ostacoli che ne limitano la piena partecipazione alla vita sociale: sono le persone con disabilità. Per loro l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha proclamato nel 1981 la Giornata internazionale delle persone con disabilità, che viene celebrata ogni anno il 3 dicembre, allo scopo di promuoverne i diritti e il benessere.
Purtroppo, il numero di persone con disabilità è in costante crescita a causa dell’invecchiamento della popolazione. Le principali analisi confermano, infatti, che a livello mondiale, esiste una correlazione positiva tra invecchiamento e disabilità, soprattutto nei Paesi più poveri in cui gli individui accumulano, nel corso della vita, maggiori rischi sanitari a causa di malattie croniche, incidenti e altre patologie.
Partendo da queste evidenze 5 degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 per uno sviluppo sostenibile sono stati formulati con riferimenti espliciti alle persone con disabilità.
In particolare, secondo l’Agenda nel prossimo decennio dovrà essere garantito un accesso equo, di qualità e senza barriere all’istruzione, un’inclusione totale a livello economico e politico, l’abolizione di ogni barriera fisica all’accesso a edifici e trasporti pubblici e, infine, un miglioramento della raccolta di dati statistici relativi alla disabilità, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo.
Anche l’Unione europea è in prima fila nella difesa dei diritti delle persone con disabilità con l’Agenda Europea sui Diritti delle Persone con Disabilità 2020-2030, che sarà resa pubblica nel 2021. L’Agenda si gioverà della valutazione della strategia europea sulla disabilità 2010-2020, pubblicata lo scorso 20 novembre dalla Commissione europea, ed elencherà le varie leggi, i programmi e le azioni, anche alla luce dell’impatto della recente pandemia da Covid-19, che guideranno per i prossimi dieci anni le politiche dell’Unione in tema di diritti delle persone con disabilità, prevedendo una serie di impegni precisi, da perseguire con le risorse più adeguate.
Sul fronte nazionale vale la pena citare la Legge 1° marzo 2006, n. 67 “Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni” che, anche se ancora poco sfruttata, è diventata un “modello” da acquisire nell’ambito della legislazione europea.
In questo 2020 anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha voluto dedicare, all’interno delle sue linee guida per combattere la pandemia da COVID 19 , un’attenzione particolare alle persone con disabilità tenuto conto della loro maggiore esposizione al virus a causa di ostacoli nel rispettare le misure igieniche e nell’accesso alle informazioni e alle cure sanitarie e della predisposizione a sviluppare una patologia più seria in caso di contagio per la presenza di condizioni cliniche collegate con la disabilità.
Per saperne di più
http://www.un.org/en/events/disabilitiesday/index.shtml
Fonte: Agenzia per la Coesione Territoriale