Il programma permetterà di ottenere non solo le informazioni e i documenti per i quali esistono già specifici obblighi di pubblicazione, ma anche di accedere ai dati per i quali non vi è l’obbligo di pubblicazione e che l’amministrazione, da ora in poi, dovrà comunque fornire al richiedente. In tal modo viene favorita la nascita di forme diffuse di controllo da parte del cittadino sull’attività istituzionale e sull’utilizzo delle risorse, promuovendo altresì la partecipazione al dibattito pubblico. Il rilascio in formato elettronico o cartaceo sarà gratuito, tranne che per le spese di riproduzione. Il decreto Freedom of Information Act è una nuova forma di accesso civico ai dati e ai documenti pubblici simile a quella adottata nei sistemi anglosassoni. Il testo del decreto, che rivede e semplifica le disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza (decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 132 dell’8 giugno 2016), entrerà in vigore domani, 23 giugno 2016. Deliberato in prima lettura dal Governo il 20 gennaio e varato dal Consiglio dei ministri il 16 maggio 2016, andrà a modificare la legge 6 novembre 2012, n. 190 e il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, rappresentando il primo degli undici provvedimenti attuativi previsti dalla nuova riforma della PA (legge 7 agosto 2015, n. 124). La delibera ha recepito molti suggerimenti e correzioni sollecitate dalle commissioni parlamentari, superando alcuni aspetti critici messi in evidenza dal Consiglio di Stato, ma anche da parlamentari, giuristi e società civile. Con la sua approvazione è stato compiuto un passo avanti in materia di prevenzione della corruzione e della trasparenza.