La finalità principale è quella di semplificare e uniformare le norme e gli adempimenti: si appresta ad essere predisposto il regolamento unico edilizio che, si auspica, metterà finalmente ordine negli uffici tecnici degli oltre 8mila Comuni italiani. Lo ha assicurato la ministra della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, in occasione di un’audizione in commissione Semplificazione.
Il lavoro per arrivare a un regolamento edilizio unico, previsto dallo ‘Sblocca Italia’, sta andando avanti e nonostante la voce compaia ancora come un “semaforo rosso”, indice di un ritardo nell’Agenda della semplificazione, il più è “stato già fatto”. Questo quanto dichiarato dalla ministra della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, in audizione in commissione Semplificazione.
“Ci sono alcune azioni nell’agenda semplificazione che sono in ritardo, una di queste è il regolamento edilizio unico”, previsto dallo Sblocca-Italia. “Attualmente ogni regolamento edilizio comunale – ha spiegato – detta nozioni diverse. Questo crea caos e incertezza. Il lavoro più impegnativo è stato quello di trovare definizioni uniformi, 42 definizioni uniformi e inderogabili che saranno allegate al regolamento tipo. Adesso stiamo completando lo schema tipo, unico, e auspichiamo che si concluda rapidamente”.
La ministra ha sottolineato come “l’8 febbraio sia stata licenziata la lista delle 42 definizioni uniformi, anche grazie al lavoro svolto dal ministro Delrio”. L’elenco sarà allegato allo schema ‘tipo’ di regolamento.
La realizzazione del regolamento edilizio tipo era stata inizialmente prevista per novembre 2015, ma l’intesa sulle definizioni ha portato via tempo, perché si richiedeva il consenso di tutti e «ciascun soggetto doveva necessariamente rinunciare alle proprie definizioni». Ma ora che la lista c’è per Madia il «passo avanti cruciale è stato compiuto» e «finalmente l’Italia potrà avere un linguaggio e definizioni uniformi».
In effetti l’elenco approvato riscrive il `dizionario della casa´, un vocabolario che vale in tutto il territorio nazionale e prevede un preciso significato per ogni parola, così che veranda, tettoia, balcone, terrazza, portico o soppalco potranno voler dire una cosa sola tanto in un comune della Sicilia quanto in uno della Lombardia.