Intorno alle 21 di ieri sugli Champs Elysees, con un fiume di gente che cammina per strada, all’improvviso grida, paura, sgomento e detonazioni. E’ una sparatoria. Avviene all’altezza del locale Le Foquets di fronte al negozio Yves Rocher. Alcuni testimoni hanno riferito di un copioso scontro a fuoco e di un uomo in fuga. Secondo fonti del Ministero dell’Interno francese, due uomini con un kalashnikov hanno mirato a un’auto della polizia ferma al semaforo. Si tratterebbe di un attacco di tipo terroristico. Un francese, Karim C., forse appoggiato da un complice belga, ha ucciso un poliziotto e ne ha feriti altri due. Poi si è dato alla fuga, ma è stato ucciso dopo pochi metri.
L’attentatore, già noto ai servizi di sicurezza, aveva sparato a un agente nel 2001. L’agenzia Amaq, legata allo Stato islamico, ha riferito che l’attacco è stato compiuto da “combattenti” dell’Isis, uno dei quali viene individuato in Abu Yusuf al Beljiki “il belga”. A riferirlo è il Site.
Il presidente francese, François Hollande, ha confermato che “tutte le piste portano al terroristico”. “Mi rivolgo ai cittadini – ha aggiunto Hollande – per far sapere a tutti che sono protetti, devono esserlo e lo saranno”. Il poliziotto ucciso avrà un’onorificenza nazionale”. Il capo di Stato ha annullato la visita programmata per oggi in Bretagna e ha convocato per le prime ore di questa mattina il Consiglio di sicurezza. Rabbia e recrudescenza della paura, un po’ come se tutto potesse succedere. L’episodio è avvenuto a 72 ore dalle elezioni presidenziali.